Questa mattina le porte del teatro Petruzzelli di Bari, inaugurato il 4 ottobre u.s., sono state aperte ai cittadini baresi che, dalle ore 10 di questa mattina, si sono messi in coda per la visita del Nuovo Petruzzelli.
Nuovo non solo perché dopo oltre 18 anni di recriminazioni, accuse e rabbia è stato finalmente riaperto ma anche perché dalla visita che abbiamo fatto emerge una ben precisa volontà.
Il Teatro Petruzzelli di Bari desidera scrivere non una nuova pagina dello stesso libro ma un libro tutto nuovo che non volge uno sguardo melanconico ad un passato glorioso ma guarda invece dritto davanti a sé verso un fecondo futuro.
Questa mattina gruppi di 300 persone si sono avvicendate nel teatro, in perfetto ordine e tranquillità, giovani, adulti, bambini tutti armati di macchine fotografiche e telecamere per immortalare il momento.
Durante la coda che abbiamo fatto per entrare abbiamo colto i commenti delle persone in attesa dell’ingresso e ci ha colpito soprattutto l’entusiasmo di una signora matura che ha detto:”Per noi grandi [di età] è un momento straordinario!”.
L’ingresso nel teatro è stato molto emozionante, si avverte il tipico odore di nuovo, il candore delle pareti e il dorato delle decorazioni sono abbaglianti.
Ci fanno accomodare in platea e subito inizia un vero e proprio spettacolo, alcuni studenti del Conservatorio di Bari, la cui collaborazione con il teatro è storica, si susseguono con voce, pianoforte e violino in alcune performance. Siamo tutti deliziati ed emozionati perché possiamo non solo gustare il restauro con gli occhi ma anche con le orecchie, testando l’acustica del teatro.
Dopo le esibizioni scendono le luci, lo sguardo di tutti è rivolto verso l’alto e parte la Norma, l’ultima opera rappresentata nel teatro, la sera precedente il rogo che lo distrusse, il 27 ottobre 1991.
Con un gioco virtuale di luci, musica e suono, la musica accompagna le fiamme seguite dalle stelle che oltre a sottolineare il nuovo corso, così come è stato detto, vuole anche inserire il cittadino barese in quella triste sera in cui la cupola sparì con tutti i suoi affreschi e comparvero le stelle. Il teatro distrutto non ha più una cupola, non ha più affreschi. Questi ultimi, dell’artista Raffaele Armenise, non sono stati riprodotti nel restauro ma vengono omaggiati grazie alla ricostruzione virtuale dell’artista multimediale Gianfranco Iannuzzi.
Unanime il commento:”Che peccato!”, l’emozione è tanta ma il teatro Petruzzelli e la città di Bari con i suoi cittadini guardano avanti e con l’esibizione dei giovani del Conservatorio di Bari si apre ad una nuova era in cui i giovani saranno i protagonisti.
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Nota dell’autore: Il video del rogo è stato trovato su You Tube (autore andreacost), mi sembrava giusto non dimenticare.