La visita del premier russo Putin in Cina ha avuto un rilievo eccezionale sulla stampa cinese: in realtà si tratta di un avvenimento che possiamo definire storico. Con esso non solo si siglano importantissimi accordi commerciali, ma si apre la strada a una collaborazione generale fra i due grandi stati che equilibra anche politicamente, oltre che economicamente, i rapporti con l’America e l’Occidente: il futuro delle relazioni Russia-Cina pare avere un brillante futuro.
Dopo le difficoltà dei rapporti nell’età di Mao e del dopo Mao, già nel 1996 si era giunti a un generale accordo anche per gli incerti confini che passano attraverso spazi desolati e disabitati ma che possono essere di grande importanza economica per risorse minerali.
Come ha sottolineato Wen, durante i colloqui con Putin, la Cina è pronta a lavorare con la Russia per procedere in una collaborazione strategica in una nuova fase anche tenendo anche conto che le due economie sono reciprocamente complementari.
Durante la visita, Putin è stata accompagnata da un gruppo di uomini d’affari russi, che hanno firmato con i loro omologhi cinesi contratti per un valore di 4 miliardi di dollari.
In particolare, i due paesi stanno portando avanti progetti di grande scala su petrolio e gas con il progetto di gasdotto Cina – Russia per ambedue di grande importanza perché la Russia diversificherebbe i propri clienti e la Cina si assicurerebbe una fornitura vitale di energia per la sua economia.
I due stati stanno concordando uno schema di cooperazione regionale tra nord-est della Cina e l’estremo oriente russo e della zona orientale della Siberia, e tra le regioni di confine ricche di risorse minerali.
Hanno siglato una vasta gamma di documenti di cooperazione, con accordi e per il gas naturale, petrolio, una ferrovia Express, l’industria spaziale e l’energia nucleare.
Gli accordi generali hanno notevolmente incrementato gli scambi commerciali bilaterali e la cooperazione economica, con i volumi di scambi passati a 56,8 miliardi di dollari lo scorso anno dai pochi miliardi di dollari nei primi anni 1990.
Sono stati compiuti progressi in materia di cooperazione e di investimento più progetti comuni, come la trasformazione di legname, lo sfruttamento delle risorse e costruzione di infrastrutture s sul territorio russo.
Inoltre hanno firmato un accordo sulla formazione di centri di cultura reciproci deciso ulteriori scambi tra studenti, così come il rafforzamento della cooperazione in materia di turismo, la salute e la cura, lo sport, i media e l’industria cinematografica.
Si è convenuto inoltre sull’ incontro regolare tra i primi ministri dei due paesi per gestire congiuntamente la recessione economica e garantire la generale tendenza al costante ampliamento e l’approfondimento dei legami commerciali e economici.
Si è anche ribadito, anche per non allarmare l’Occidente, che lo sviluppo delle relazioni Cina- Russia non porta solo benefici tangibili per entrambi i popoli, ma anche un fattore significativo nel facilitare la pace e la stabilità mondiale.
Resta però il fatto che l’asse Russia Cina diventa sempre più un elemento fondamentale per controbilanciare la potenza americana in Asia come il casi del nucleare iraniano sta mettendo in chiara luce.
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Wen Jiabao eVladimir Putin (foto da Remnin Ribao)