Mer. Mar 22nd, 2023
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Durante una trasmissione di canale 5 la Santanchè, leader del Movimento per l’Italia, ha accusato Maometto di avere avuto 9 mogli e soprattutto di essere addirittura un pedofilo avendo sposato una ragazzina di appena nove anni, provocando naturalmente  le risentite e proteste dei mussulmani presenti.

Ma a parte la polemica, vediamo i fatti storici.

Effettivamente gli  Hadith (racconti riguardanti la vita del Profeta) narrano che Maometto,  dopo la morte della prima moglie, Cadigia, ebbe molte mogli e concubine.

Narrano anche del matrimonio con la giovanissima Aisha.

Quando Muhammed era oltre i 50 anni chiese all’amico Abu bakr in moglie la figlia che aveva appena sei anni: Abu bakr non si pose nessun problema per l’età della figlia  ma gli obbiettò invece che poiché c’era un patto di fratellanza fra di loro, allora esisteva  una legame di parentela che rendeva impossibile il matrimonio. Maometto gli rispose  che si poteva fare  lo stesso e allora quando Aisha ebbe 9 anni passò nella casa di Maometto, ma la unione avvenne quando Aisha divenne pubere, secondo l’usanza del tempo: fu poi la sposa prediletta.

Racconta ancora un  Hadith  che Aisha si portò con sé anche  anche le bambole e quando Muhammed non era in casa  giocava insieme ai suoi coetanei. Quando arrivava il Profeta allora i bambini avevano soggezione e  si nascondevano: allora il profeta li richiamava e assisteva ai loro giochi.

Un giorno, durante un trasferimento, Aisha non si trovo più nel campo: dopo  tre giorni riapparve accompagnata da un giovane  cavaliere: raccontò che si era persa nel deserto ed era stata salvata dal cavaliere. Tutti la guardarono con sospetto ma Muhammed proclamò che Dio aveva garantito per la innocenza e fedeltà della moglie: e allora se perfino Dio garantisce, le male lingue debbono tacere.

Aisha sopravvisse a lungo al profeta e ebbe parte importante nella redazione del Corano perche ricordava a memoria quello che aveva detto il marito: il Corano in buona parte è scritto quindi sui ricordi di Aisha.

Benché non avesse avuto figli, Aisha  fu pero proclamata madre dei credenti.

Questa la incredibile avventura di una bimba data in sposa a un uomo che poteva essere suo nonno.

Non si può però, in ogni caso, giudicare questi fatti con la morale e la mentalità dei nostri tempi: nella storia bisogna sempre misurare con il metro dei tempi in cui si svolsero i fatti.

In quei tempi era usuale che le donne si sposassero molto presto per sfruttare tutto il tempo della fertilità. Cosi come non si badava all’età dello sposo ma alla sua posizione sociale: per una ragazza era sempre preferibile il matrimonio con un uomo importante e quindi anziano a uno con un giovane senza posizione.

Il matrimonio con Maometto quindi fu, secondo la mentalità dei  tempi, un onore grandissimo che Maometto volle fare al suo amico Abu bakr sposandone la figlia.

D’altra parte anche nel mondo romano e poi  in quello cristiano i matrimoni con grandi differenze di età fra gli sposi erano assolutamente usuali.

Non si può quindi accusare di pedofilia Maometto giudicandolo con una mentalità assolutamente estranea ai suoi tempi.

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