Il giornale filo governo Jahan News riporta voci secondo le quali Ahmadinejad sarebbe in contatto con un misterioso Mahdi (in arabo: inviato da Dio ) la cui comparsa sulla terra sarebbe imminente.
Il giornale critica aspramente il fatto che il presidente e i suoi collaboratori lascino che queste voci circolino nel paese e li avvertono delle gravi conseguenze che possono avere.
Askar-Oladi, uno degli esponenti della coalizione al governo, dichiara “Quale competenza ha Ahmadinejad per parlare su questioni religiose? Perché ha rilasciato dichiarazioni controverse senza fornire spiegazioni per il pubblico?”
In realtà le voci sono molte.
In un recente discorso, lo stesso Ahmadinejad ha affermato di aver la prova che gli Stati Uniti hanno invaso l’Iraq al fine di evitare la venuta del Mahdi atteso e ha sottolineato che il popolo iraniano preparerà il terreno per la sua venuta e formerà l’Esercito del Mahdi.
In un incontro l’ayatollah Jawadi Amuli, ha affermato che un alone di luce circondava Ahmadinejad quando parlava alle Nazioni Unite e ha detto che era perché il Mahdi lo sosteneva.
L’attuale sindaco di Teheran, Mohammad Bagher Ghalibaf, uno dei rivali più importanti di Ahmadinejad si è scagliato contro il presidente e i suoi alleati.
“Ahmadinejad non è né rivoluzionario né onesto. Egli non fa altro che ingannare se stesso e gli altri “.
Mehdi Karroubi uno degli esponenti moderati ha detto : “Mi chiedo cosa sarebbe successo se qualcuno dei riformisti avesse fatto solo la metà di queste accuse”.
L’idea del Mahdi è una credenza ricorrente nell’Islam: indica il redentore dell’Islam che verrà sulla terra prima il giorno del giudizio universale per liberare il mondo da tutti i tiranni e dalla ingiustizia.
Tuttavia preso gli sciiti duodecimali (in grande maggioranza in Iran) vi è la credenza che a svolgere la funzione dl Madhi sarà 12° iman, Ḥusayn, che nell’874 non sarebbe morto, come si disse, ma si “nascose” in cielo per tornare nuovamente sulla terra a ristabilire la giustizia Per questo nessun potere politico può fare veramente le veci dell’Iman.
Ma con Khomeini nel 1979 si stabili che in attesa di Ḥusayn, il potere sarebbe stato gestito a una assemblea di esperti (velāyat-e faqih ): su questa teoria , che in verità era nuova per gli sciiti, si fonda tutto l’ordinamento della repubblica islamica: esiste infatti una assemblea di 70 esperti che nomina una guida suprema ( attualmente: Khamenei) che è il supremo garante della conformità delle leggi e degli atti della Repubblica alla legge di Dio: il governo civile eletto quindi è sottoposto sempre al controllo dei religiosi nel quale risiede in ultima analisi il vero potere in Iran.
Si comprende allora come questo voci di un particolare rapporto di Ahmadinejad con un fantomatico Mahdi possa essere visto con sospetto e apprensione in quanto mina la teoria propria della Repubblica Islamica
Per noi occidentali, ormai abituati da secoli al laicismo, questi problemi ci sfuggono, restano pressocché incomprensibili: pero basta ricordare l’enorme importanza che ebbero nel medio evo le eresie, le discussioni sul potere del papa e dell’imperatore.
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Da Jahan News:il presidente Ahmadinejad