Un leader di Hamas, Khaled Meshaal, ha dichiarato che il suo gruppo è vicino alla riconciliazione con il movimento rivale Fatah: ”Abbiamo fatto grandi passi verso la riconciliazione: siamo nelle fasi finali ora. Vogliamo presentare un documento conforme a ciò che abbiamo concordato con i nostri fratelli di Fatah e delle altre organizzazioni palestinese”.
Azzam al-Ahmad, un alto funzionario di Fatah, ha dichiarato a sua volta che Fatah ha già avallato la proposta: “Esortiamo Hamas a firmare in modo che cominciamo l’attuazione dell’accordo”.
L’Arabia Saudita e l’Egitto stanno facendo grandi sforzi per ricucire la frattura in campo palestinese, condizione necessaria per un rilancio dei negoziati con Israele.
In particolare donatori internationali hanno promesso $ 4.5 bn all’Autorità Palestinese nella conferenza di Sharm el-Sheikh, da utilizzare soprattutto per la ricostruzione di Gaza. ma i paesi donatori rifiutano di consegnare i fondi ad Hamas, insistendo perche il governo di Fatah debba supervisionare spesa: da qui la necessità di una riconciliazione.
Difficile prevedere se si tratta di una effettiva apertura di Hamas che comporterebbe, in pratica, l’accantonamento delle sue posizione intransigenti o semplicemente di un mossa tattica per sbloccare i fondi.
In ogni caso, il presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha incontrato ieri il presidente egiziano Hosni Mubarak per colloqui sul rilancio dei negoziati di pace con Israele,concordando su ” gli sforzi per rilanciare il processo di pace, per porre fine alle attività di insediamenti israeliani,per togliere il blocco al popolo palestinese e giungere alla riconciliazione tra le fazioni palestinesi”.
Intanto Washington sta preparando un piano per riavviare i colloqui di pace israelo -palestinesi che prevede di raggiungere un accordo finale in due anni Timidi venti di pace ma pur sempre qualche speranza nell’infinito dramma palestinese.
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Da al jazeera: colloqui di Meshaal, rappresentante di Hamas, a Riad