Pare che tutti in Palestina siano presi dalle frenesia di costruire muri lunghi i confini. L’ultimo è quello approvato domenica scorsa dal primo ministro Benjamin Netanyahu: una barriera lungo il confine di Israele con l’Egitto con l’installazione di apparecchiature di sorveglianza avanzata. Il muro non è concepito tanto contro eventuali infiltrazioni terroristiche quanto contro la immigrazione clandestina che da qualche tempo si infiltra persino nella super blindata Israele. Migliaia di immigranti africani sono venuti in Israele attraverso il confine con l’Egitto nel corso degli ultimi anni, in fuga dai conflitti o dalla miseria per cercare una vita migliore nello Stato ebraico.
Benjamin Netanyahu ha dichiarato :”Ho preso la decisione di chiudere la frontiera meridionale di Israele da infiltrati e terroristi. Si tratta di una decisione strategica per garantire il carattere ebraico e democratico di Israele. Non è possibile lasciare che decine di migliaia di lavoratori illegali si infiltrino in Israele” .
Gli Egiziani hanno già cominciato a costruire una barriera lungo il confine con Gaza: una poderosa barriera di metallo lunga 11-12 chilometri che scende fino a 20-30 metri nel sottosuolo capace di resistere anche alle esplosioni. La barriera è accompagnata da una rete di tubature che portano l’acqua del mare per rendere il terreno più friabile in modo da impedire che si possa scavare sotto. Infatti lo scopo della barriera è quello di impedire i traffici illegali fra Egitto e Gaza che avviene attraverso una fitta rete di tunnel scavati sotto il confine attraverso i quali passa di tutto, dalle armi ai viveri a perfino ai beni di lusso, tutto adeguatamente tassato e controllato da HAMAS.
Queste due ultime barriere si uniranno alle altre già in funzione da tempo. Una barriera di cemento separa Israele dalla Striscia di Gaza nel sud e una rete di recinzioni elettroniche si estende lungo i confini con il Libano e la Siria a nord.
La barriera più importante è quella pero che divide Israele dalla Cisgiordania e finora Israele ne ha finora costruito circa la metà dei previsti 670 km : la barriera passa sul territorio della Cisgiordania togliendo terreno coltivabile ai palestinesi e, a volte, impedendo il normale transito.
A tali barriere fisse vanno poi aggiunti gli infiniti posti di blocco con controlli attenti e scrupolosi e spesso provocatori dei militari israeliani che tanto fanno infuriare i palestinesi che li sentono come cocenti umiliazioni.
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Foto da al Arabya
Vai a vivere in Israele, cerca di stare vicino quando ci sarà un attentato e dopo parla!!!