Secondo il New York Times, che cita fonti dell’amministrazione americana, sarebbe stato catturato, a Karachi la maggiore città del Pakistan il mullah Abdul Ghani Brader il numero due della gerarchia dei talebani. E’ stato catturato in un raid segreto da forze di intelligence pachistane e americane alcuni giorni fa, ma la notizia è stata ritardata su richiesta dei servizi americani ma ormai la notizia sarebbe già circolata ampiamente nella regione.
Il mullah Brader fu collaboratore del mullah Omar il misterioso capo dei talebani afgani, già ministro della difesa del regime e attualmente responsabile delle operazioni militari e anche delle finanze dei talebani.
Un ruolo quindi di grande responsabilità nelle operazioni militari, con la possibilità di prendere decisioni importanti anche perchè del Mullah Omar non si hanno notizie da almeno tre anni.
Zabihullah Mujahid, portavoce telebano, nega però la cattura e afferma che gli americani diffondono questa voce solo “per distogliere l’attenzione della gente dai loro sconfitte in Marjah e confondere l’opinione pubblica”.
Secondo altre voci, però il Mullah Brader, potrebbe essere stato allontanato dalla direzione talebana perché stava prendendo parte ai negoziati con il governo afghano tra i leader talebani, e il rappresentante speciale delle Nazioni Unite in Afghanistan, Kai Eide. Naturalmente i talebani negano eventuali incontri di questo tipo.
In ogni caso bisogna sempre tener presente un fatto fondamentale: talebani non è una organizzazione monolitica e la cattura di singoli dirigenti, sia pure importantissimi, influisce poco sulla capacità dei talebani a combattere perche si tratta di un fenomeno diffuso che viene dal basso e dal basso vengono anche i vari comandanti: è proprio questo che rende estremamente difficile una vittoria decisiva sui talebani come anche accordi sicuri e affidabili con essi.
In realtà non si sa bene nè con chi trattare nè chi effettivamente combattere. La distinzione fra talebani moderati e talebani fondamentalisti è una linea estremamente mobile e insicura.