L’Iraq si prepara al voto malgrado i sanguinosi attentati che cercano di riportare caos e disordine. Le elezioni sono già iniziate ieri per alcune categorie e termineranno domenica: i votanti saranno segnati al dito con un inchiostro, indelebile per un certo tempo.
Alla consultazione hanno diritto a partecipare circa 19 milioni di iracheni,su una popolazione di 30 milioni: sono ammessi a votare in 10.000 seggi elettorali in tutto il paese, con 6.200 candidati che si presenteranno per i 325 seggi in parlamento.
Gli iracheni all’estero voteranno in 80 città in 16 paesi diversi. Partecipano alla organizzazione 800.00 persone fra scrutatori e forze di sicurezza. La sicurezza è stata ulteriormente rafforzata in tutta la nazione in seguito all’attacco bomba nella città di Baquba che ha ucciso 32 persone.
Il voto è visto come un momento cruciale in Iraq, dal momento gli Stati Uniti si prepara a ritirare un gran numero di truppe entro la metà dell’anno: un voto molto significativo, più vicino a un processo realmente rappresentative, non guidato dagli Usa.
Le precedenti elezioni nazionali parlamentari del 2005 furono boicottata da una parte significativa della comunità sunnita, permettendo ai partiti sciiti e curdi di prendere il controllo del Parlamento, ma ci si aspetta che questa vota i sunniti partecipino in gran numero ora che la legge elettorale è sostanzialmente cambiato per dare più spazio alla loro rappresentatività.
I vincitori delle elezioni dovranno gestire il ritiro delle forze americane dal paese e riuscire a colmare la profonda divisione tra sunniti e sciiti che ha quasi distrutto il paese.
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Da Al Jazeera: si preparano le urne