Il vertice della lega Araba si è tenuto quest’anno in Libia e si è chiuso con il rituale appoggio ai Palestinesi e la condanna della politica di Israele.
La Lega Araba fu fondata su pressione degli inglesi già nel 1945, ma presto ebbe come suo scopo fondamentale la lotta ad Israele come premessa per la rinascita araba.
Nel 1948, i giornali arabi erano pieni di riferimenti ai piani sicuri della lega araba per sconfiggere il sionismo anzi non permettere nemmeno la formazione di uno stato sionista: gli interventi erano di fuoco e le promesse erano grandi. I leader arabi, avevano anche firmato un patto militare comune. La parola chiave era “unirsi”. I leader arabi avrebbero dovuto coordinare le loro mosse politiche, diplomatiche, militari soprattutto per affrontare il sionismo e aiutare i palestinesi.
Ma la prima guerra nel 1948, fu un’esperienza umiliante per gli arabi, e un colpo devastante per le aspirazioni palestinesi.
Il patto militare comune non ebbe gran successo: le truppe arabe che erano entrate in Palestina erano male organizzate, spesso impegnato in lotta tra di loro.
Dopo la guerra, i regimi che avevano inviati gli eserciti arabi nel 1948 furono abbattuti (tranne in Giordania). Nuovi governi arabi erano andati al potere in Siria, Iraq, Egitto e poi in Sudan e Libia. I nuovi regimi parlavano il linguaggio del nazionalismo arabo e promettevano una soluzione rapida per la liberazione della Palestina.
Gli stati arabi in generale si divisero fra regimi “progressisti ” e “regimi reazionari ” –la coda di potenze coloniali-, come li chiamava Nasser.
Nel 1964 gli Stati membri si sono riuniti per la prima volta al Cairo per discutere la minaccia israeliana di deviare le acque del fiume Giordano.
Amin Hafiz, il presidente siriano nel 1963, affermò che egli aveva un piano sicuro che avrebbe sconfitto Israele in tre giorni. Nasser, era più cauto e sottolineava che i piani per la liberazione della Palestina richiedevano anni di attenta preparazione.
Ma anche lui era impreparato e prese decisioni fatali (come essere trascinati in guerra in Yemen) e lasciarsi spingere dalla Giordania e Siria nel 1967 ad assumere rischi non calcolati che provocarono la sconfitta tragica della guerra dei Sei Giorni.
Nasser partecipò poi al vertice della Lega Araba di Khartoum nel 1967, ma era un uomo distrutto e doveva dipendere dall’aiuto saudita per ricostruire il suo esercito.
Non c’era più la distinzione rilevante tra i due campi nella politica araba perché entrambi avevano fallito nel compiere le loro promesse: anche tutte le speranze che erano state riposte su Nasser e l’ideologia socialista Baath erano state deluse.
Le potenze occidentali sono sempre stati ostili verso tutti gli sforzi di unità araba quando Nasser, era il simbolo del nazionalismo arabo ma hanno piuttosto favorito alleanze regionali che sono venute incontro alle loro esigenze politiche.
La Lega Araba è stato un compromesso tra le aspettative popolari arabe per una più grande entità politica araba e le divisioni reali dei vari regimi arabi incapaci di trovare una unità politica.
I vertici arabi hanno non attirano più l’attenzione delle masse arabe, hanno smesso di sperare che i loro leader si sarebbero uniti per pianificare una operazione militare in grado di sconfiggere Israele e liberare la Palestina.
I leader arabi hanno continuato a riunirsi in vertici in date varie irregolari. Ma nessuno presta molta attenzione, nessuno si aspettava che i leader arabi avessero affrontato Israele quando invase il Libano nel 1982, o quando ha attaccato Gaza nel dicembre 2008, o quando attaccò il Libano nel 2006, o quando gli Stati Uniti hanno attaccato l’Iraq per due volte.
I leader arabi ora si incontrano per una serie di ragioni che non hanno nulla a che fare con le aspirazioni dei popoli arabi a cercare una impossibile unita.
E’ divenuto una specie di avvenimento mondano Ogni anno, un governo arabo fa da anfitrione del vertice. che porta con sé un certo grado di prestigio formale. Il leader di quel paese riceve più visitatori e dignitari del solito e si vede sulla sua tv di Stato che riceve i capi di stato e rappresentanti di organizzazioni internazionali.
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Foto da al arabya