DAL NOSTRO INVIATO. La seconda serata del festival “Les Déferlantes” è stata interamente consacrata al rock, al rock coniugato in tutte le salse, da quello “estremo” dei Jack of Hearth a quello dalla faccia pulita dei Gush. Ma è stata soprattutto la serata dei due mostri sacri della scena rock internazionale, Patti Smith e Iggy Pop, e della stella nascente francese, Izia.
La prima ad esibirsi, alle 20,15, è stata Patti Smith e i tanti fan che hanno riempito il prato del castello di Valmy non sono rimasti delusi. Hanno infatti potuto assistere a uno dei migliori concerti della “sacerdotessa del rock”, un concerto durante il quale la Smith ci ha proposto il meglio del proprio repertorio, mescolando sapientemente il vecchio con il nuovo e che ha toccato l’apice quando, in chiusura, abbiamo ascoltato una lunghissima versione “Gloria” con un crescendo rossiniano. Da pelle d’oca.
Quaranta minuti dopo è stata la volta all’altra icona rock, quell’Iggy Pop, vero animale da palcoscenico, che è stato capace di elettrizzare per un’ora e mezza gli ottomila che anche ieri sera affollavano il parco. Chitarre distorte, ritmi indiavolati, atteggiamenti da vera rockstar: Iggy non ci ha fatto, e non si è fatto, mancare nulla, non risparmiandosi nemmeno un secondo, e confezionando uno dei migliori momenti dell’intero festival.
Infine, ultima ad esibirsi, era quasi l’una, è stata Izia, una ragazzina di vent’anni ma con una voce e una presenza scenica degne delle migliori rockstar, che ci ha proposto un’ora e mezza di rock a tutto tondo. D’altra parte, Izia è figlia di uno dei più grandi cantanti d’oltralpe, Jacques Higelin. E se buon sangue non mente… Il nostro consiglio è, se potete, non lasciatevi scappare l’occasione di ascoltarla dal vivo.
Stasera il festival si ferma e cede il passo alla finale del campionato del mondo di calcio. Appuntamento quindi a lunedì per l’ultima serata. Momento clou, il concerto dei Deep Purple.
Per chiudere, vorrei tranquillizzare la nostra lettrice Mara: sia Patti Smith che Suzanne Vega non ci hanno purtroppo detto nulla, né a noi, che siamo, lo sanno tutti, esilaranti, né, e questo un po’ ci consola, agli altri colleghi che, anche questo lo sanno tutti, sono meno esilaranti di noi.
(nella foto, Patti Smith)