Il nuovo anno scolastico è ormai alle porte e mentre il ministro Gelmini si destreggia tra tagli e precari, gli studenti si preparano ad affrontare il primo giorno di scuola.
Una scuola che non dà grattacapi solo a ministro e professori ma anche agli studenti che si mostrano molto insoddisfatti della loro vita tra banchi e libri.
Questo quanto emerge da uno studio promosso da Comunicazione Perbene, condotto su 1.600 studenti (scuola media e superiore) e realizzato attraverso un monitoraggio su blog, forum, community specializzate sulla scuola e sui più importanti social network, tra cui Facebook e Twitter.
In realtà i risultati di questo sondaggio non stupiscono più di tanto, agli studenti di ogni epoca la scuola non è mai piaciuta. Alcune materie sono sempre state considerate più pesanti di altre e alcuni insegnanti proprio non si riescono a digerire. Troppo vecchi e antiquati, proprio non li capiscono questi adolescenti moderni che a differenza dei loro genitori possono, grazie alla tecnologia, esprimere il proprio pensiero pubblicamente e, sempre diversamente dal passato, il più delle volte le loro idee vengono anche ascoltate e capite.
Di che si lamentano dunque?
Le lamentele più frequenti riguardano gli insegnanti, il 63% degli studenti sogna un professore stile Robin Williams nell’Attimo Fuggente: “Capitano, mio capitano”.
Alcuni professori vengono ritenuti incompetenti, altri troppo anziani, altri ancora si vestono male, hanno un alito pesante e parlano con la cantilena.
Poi naturalmente il 56% critica i programmi troppo antiquati e il 49% i metodi di insegnamento preistorici.
C’è chi si lamenta dei compiti, sempre troppi in ogni epoca, delle interrogazioni e dei compiti in classe…un classico insomma!
I ragazzi salgono così in cattedra e dal web lanciano idee per rimodernare questa scuola così “antica”.
La scuola è grigia ed il 31% degli intervistati vorrebbe colorarla mediante murales sulle pareti, poi il 35% desidera professori più giovani e il 67% chiede di utilizzare Smartphone, iPad e videogiochi in classe per cercare attraverso i new media di rendere più attraenti anche le materie più noiose e per favorire la socializzazione tra i compagni e con l’insegnante.
Un esperimento che guarda caso l’Università di medicina di Stanford metterà in atto il prossimo anno, fornendo alle matricole ben 90 iPad per studiare.
Sebbene i risultati di questo sondaggio possano essere per molti aspetti utili ci si deve porre inevitabilmente una domanda. Come pensano questi ragazzi di prepararsi alla vita se non riescono nemmeno a sopportare compiti e interrogazioni? E ancora…pensano davvero di incontrare sempre persone che vadano loro a genio, simpatiche, giovani, spiritose, alla mano…poveri ragazzi qualcuno dovrà pur dirglielo che la vita non è un film e che la scuola, sebbene talvolta brutta, difficile e insopportabile, è utile al grande salto nel mondo adulto.