Si è conclusa la visita in Libano del presidente iraniano Ahmadinejad che ha avuto accoglienze trionfali.: bandiere iraniane e manifesti allineati le strade principali che portano a Bint Jbeil e all’ingresso della città, uno striscione gigante “benvenuto” in persiano e arabo sui cartelloni e striscioni: “Il sud accoglie il protettore della resistenza”.
Bint Jbeil è a soli quattro chilometri dal confine israeliano e fu bombardata pesantemente per 34 giorni nel conflitto di quattro anni fa, con Israele. Ad una folla immensa ed entusiasta Ahmadinejad ha elogiato la resistenza contro Israele, ha detto che il Medio Oriente non ha bisogno di interferenza di potenze straniere che Il regime sionista continuerà la sua caduta e nessun potere può salvarla a causa della resistenzadi Libano, Siria, Palestina, Iraq, Turchia, Iran e il resto della regione.
In realta l’accoglienza entusiastica è stata sola quella degli sciiti che nel Libano sono sostenuti in ogni modo dall’Iran. Negli altri settori non sono mancate le critiche a chi si presentava non come un capo di stato estero in un paese amico ma come il sostenitore di una fazione del paese contro le altre fazioni, che mirava quindi più alla divisione del Libano che alla sua pacificazione.
Tuttavia, innegabilmente, l’Iran in Medio Oriente acquista sempre più peso politico e prestigio e non si trova certo più nell’isolamnto politico in cui si trovava ai tempi di Khomeini e della guerra con l’Iraq.
La politica americana ha abbattuto i suoi principali avversari interni al Medio Oriente come l’Iraq laico di Saddam e i gruppi estremisti Wahabiti nemici giurati degli sciiti mentre Israele con sua intransigenza fa fallire ogni sia pur timido tentativo di Pace in Palestina senza che gli Americani reagiscano adeguatamente .