Arnold come il piccolo attore della nota serie televisiva? No, come Arnold Schwarzenegger, noto per il suo splendido fisico da body builder. Così risponde il protagonista di questo libro di Davide Tolu a chi gli chiede perché si è scelto questo nome quando ha iniziato il suo lungo, difficile e doloroso percorso di transizione da donna a uomo lasciando il nome Marylin che le era stato dato alla nascita, Marilyn come icona massima della femminilità e dal protagonista tanto odiato.
“Perché a Marilyn è stato assegnato un corpo da bambina e non uno da maschio come sarebbe stato secondo lui più appropriato?…”
“Il viaggio di Arnold” è la storia, parzialmente autobiografica, di Davide Tolu che è stato uno dei primi in Italia a intraprendere questo non facile percorso, con una sigla definito FtM, female-to-male, che lo ha portato a diventare un punto di riferimento per tutte quelle persone che, come lui, soffrono una “disforia di genere” e a cui, anche grazie a questo libro, Davide dà tanti consigli utili per la “conquista del proprio corpo”, per “comprendere le motivazioni e la sofferenza che spingono un uomo, dal punto di vista cromosomico ed anatomico nato donna (ma è valido anche per il contrario) ad affrontare la lunga, spesso umiliante, difficile e dolorosa strada che lo porterà ad…ottenere il corpo desiderato e ritenuto come proprio…” (Jole Baldaro Verde).
E’ una storia che si legge tutta d’un fiato, che si dipana tra la Sardegna, amata terra natia, e il “continente”, prima a Roma e poi in un altro luogo che non viene denominato, tra amicizie, amori, abbandoni, momenti di depressione seguiti da quelli di euforia, una specie di soap opera con colpi di scena che non lasciano un attimo di respiro nel seguire Marilyn-Arnold in questo suo appassionante viaggio alla scoperta del suo vero sé.