An English title for a perfectly-English-speaking actress, un titolo in inglese per un’attrice che parla l’inglese perfettamente perché ha studiato a Londra con uno dei maestri del teatro, Lindsay Kemp, un’attrice la cui cifra stilistica, in ogni spettacolo che interpreta, è classe, signorilità ed eleganza, un’attrice che, per questo, è spesso “fuori dal coro” perché non si piega a compromessi ma cerca di portare la sua completa e varia preparazione attoriale in pochi ma ottimi spettacoli come “Word in progress – il gioco delle parole in divenire” che, dopo la tappa del 25 a Caltanissetta, è approdato a Catania e che ieri hanno abbiamo avuto il piacere di applaudire al teatro del Canovaccio in via Gulli, scritto e interpretato da lei, Valentina Ferrante, e da Massimo Leggio, altro formidabile attore che è anche suo compagno nella vita, magicamente accompagnati dalle musiche eseguite dal vivo da Gianni Celestre, pianista sensibile ed eclettico, i costumi di Anna Maria Patti e gli originali e colorati elementi scenografici di Artele cioè Franco Sardo, Cinzia Puglisi e Salvo Patania.
WORD IN PROGRESS è il frutto di un divertentissimo percorso di sperimentazione linguistica sui motivi e i temi fondamentali della comicità italiana ed europea, uno spettacolo-recital intenso ed imprevedibile, un gioco linguistico accompagnato dalla musica e contraddistinto da un ritmo sostenuto ed incalzante con sketches comici ed esilaranti, dialoghi serrati, giochi di parole, virtuosismi linguistici ma anche canzoni, musica e poesia, insomma un “divertissement” senza tempo che ci ha regalato un’ora e trenta di sano divertimento e intenso buonumore.
“Word in progress” trova la sua principale ispirazione nei classici della comicità e della letteratura di tutti i tempi, da Achille Campanile a Edoardo Sanguineti, da Ettore Petrolini a Raymond Queneau, ma c’è anche un originalissima rivisitazione del tragico finale di Romeo e Giulietta in cui la formidabile Valentina, sempre perfettamente ed empaticamente “accompagnata” da Massimo Leggio, in questo caso il narratore, ci regala sette diverse “variazioni sul tema”, tutte assolutamente comiche, in cui passa dal mimo alla lirica, dal tragico al dialettale con l’attore Gianpaolo Costantino nelle vesti di un improbabile Romeo.
Valentina Ferrante e Massimo Leggio, alle prese con incontri, scontri, tormentoni ed equivoci di ogni tipo, riescono a tessere una fitta trama di relazioni, scambi e confronti servendosi della “vis comica” dei loro tanti personaggi e di tutto quel patrimonio comico-grottesco che va dall’avanspettacolo italiano alla comicità inglese.
“Word in progress” sarà ancora al teatro del Canovaccio oggi 29 gennaio alle 21, domani in pomeridiana alle 18 e lunedì 31 nuovamente alle 21.