Mer. Mar 29th, 2023
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ridi pagliaccio

Certo che come inizio non è stato dei più felici…se fossi stata uno di quei recensori togati e pieni di sussiego dopo che il protagonista mi è volato addosso all’inizio dello spettacolo per provocare la prima delle innumerevoli risate di cuore del pubblico avrei dovuto iniziare la mia recensione con una nota di demerito per essere stata “disturbata” nell’esercizio delle mie funzioni…ma siccome “Ridi, pagliaccio!” è stato, sin da questo inizio…travolgente, una delle perle più preziose e rare di questa stagione teatrale catanese posso solo regalare ad Adriano Aiello un dieci e lode per la dolce e stralunata fantasia e l’ originalissima creatività, per la gioia che trasmette, per il suo essere così snodabile come un burattino e atletico come un saltimbanco, per la tenerezza di cui colora ogni suo gesto.

Insieme a lui, sul palcoscenico della Sala Harpago in via Vittorio Emanuele a Catania, due formidabili attori musicisti, Bruno Morello e Salvo Giorgio, che hanno interagito con lui e con il pubblico in modo magico provocando ininterrotte e calorose risate. Liliana Lo Furno firma le coreografie ed è anche l’aiuto regista di un “grande” della clownerie come David Larible, di cui Adriano Aiello è un allievo, gli effetti sonori sono di Massimo Fragalà e le musiche, naturalmente, sono di Morello e Giorgio suonate dal vivo.

Adriano Aiello, in questo spettacolo da lui scritto, descrive la giornata tipo di un clown che vive la sua vita come un uomo qualunque tra successi e delusioni, tra momenti felici e altri meno ma ha un’arma in più: la risata, lui riesce a ridere con amore su tutti e tutti e, ancor più, su se stesso e gioca con le variazioni musicali dell’omonima, celebre romanza di Ruggero Leoncavallo, che dà il titolo allo spettacolo, per dare voce a questo clown.

Concludo con le parole dell’autore e protagonista :”Secondo David Larible il suono più bello del mondo è un bambino che ride. E tutti noi abbiamo dentro un bimbo che aspeta e chiede di ridere e gioire il più spesso possibile”: formidabile Adriano!

Un pensiero su “Ridi, pagliaccio!”

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