Il tedesco Karl Valentin, una delle figure più geniali dell’arte scenica del 20° secolo, è stato un attore e autore, un protagonista rivoluzionario, anticonformista sia a teatro che nel cinema muto; scrisse oltre quattrocento tra sketches e farse, caratterizzati dal sovvertimento antiborghese della logica tradizionale, che interpretò in coppia con Liesl Karlstadt la quale, bassa e cicciottella, offriva il giusto contrappunto comico al suo fisico allampanato e segaligno.
E Karl Valentin è stato interpretato al Piccolo Teatro di Catania da Angelo Tosto coadiuvato da Tiziana Bellassai, Nicola Alberto Orofino e Anna Passanisi e la regia di Gianni Salvo: un “bravo” meritatissimo per tutti e quattro ma, a onor del varo, un “punto in più” vorremmo assegnarlo alla Bellassai e a Orofino che sono stati davvero perfetti nei loro molteplici ruoli.
Vorremmo ora fare i nostri calorosi e sentiti complimenti a Pietro Cavalieri, autore delle musiche, che lui stesso ha magicamente suonato al pianoforte per tutta la durata dello spettacolo; a Oriana Sessa per gli splendidi e coloratissimi costumi e a Salvo Tropea per le originalissime e perfette scenografie.
Concludiamo con le parole del regista: “Oltre ad essere un grandissimo attore Valentin è anche un autore geniale che anticipa le avanguardie del Novecento. Usa la parola ma in senso antiborghese, ne fa implodere la logica perbenista e arrogante. Nello spettacolo abbiamo voluto reinventare la sua figura, abbiamo attinto alla ricchissima esperienza dell’artista bavarese, dal cinema muto alla drammaturgia fino alla macchineria scenica, quest’ultima ripresa dai futuristi”: un ottimo lavoro.