Per la prima volta nella storia delle TV egiziana è apparsa una annunciatrice, Fatma Nabil, che indossava l’hijab (il velo islamico). Da sempre nella TV di stato le annunciatrici non si coprivano i capelli che in genere apparivano anche tinti a colori chiari,,in foggia occidentale. Il divieto era stata a lungo criticato da liberali e attivisti dei diritti umani come una violazione della libertà personale, soprattutto in un paese dove la grande maggioranza delle donne si coprono il capo.
In verità non c’era propriamente una regola scritta, esplicita, che lo impedisse. Anzi varie volte in seguito a ricorsi, i tribunali avevano sentenziato che non c’era nessun divieto di indossare il velo, che era una discriminazione illegale, una violazione della libertà personale. Malgrado ciò la direzione della TV di stato non aveva mai permesso alle annunciatrici di indossare il velo. Invece nelle TV private era possibile alle annunciatrici indossare il velo. Anche molte attrici nelle telenovelas egiziane che costituiscono gran parte delle trasmissioni lo indossavano.
Il governo nega che vi sia stato un intervento diretto e afferma invece che si tratta di una scelta personale il che può essere anche vero ma è chiaro che un tale cambiamento epocale rispetta i muovi equilibri politici per i quali un esponente dei Fratelli Mussulmani è diventato presidente della repubblica. Poche settimane fa, la camera alta del Parlamento (Consiglio della Shura), a maggioranza islamista, ha nominato 50 nuovi dirigenti dei media statali ovviamente tutti a orientamento islamista: anche Fatma Nabil la annunciatrcie apparsa velata con il proviene da una TV privata gestita dai Fratelli Mussulmani.
Il sindacato dei giornalisti egiziani ha accusato i Fratelli Musulmani di cercare di ridurre la TV a proprio portavoce. Farida el-Shoubashi, un esperto di mezzi di comunicazione ha detto: “Voglio vedere i media di stato dire la verità e smettere di servire il sovrano, chiunque esso sia . Non voglio che i media di Stato mi dicano che il presidente piange mentre prega. Voglio sapere come il presidente intende sollevare l’economia martoriata del paese”
Molti egiziani temono che Morsi darà la priorità agli interessi islamici a scapito della profonda riforma della burocrazia inefficiente o delle necessità urgenti come la povertà diffusa e la crisi economica.
La TV statale impiega quasi 40.000 dipendenti, è tra i maggiori datori di lavoro nell’ambito pubblico e da sempre è stato strettamente associato con la classe dirigente e quindi con la sua corruzione dilagante.
Le donne che apparivano nella TV di stato rispecchiava no quelle delle mogli della classe dirigente che seguivano lo stile da donne occidentali come la first lady, Suzanne Mubarak.
Morsi invece porta una lunga barba islamica, e la nuova First Lady Naglaa Mahmoud copre non solo i capelli, ma tutta la metà superiore del corpo, meno il viso – uno stile adottato dalle classi popolari
La maggior parte delle donne egiziane portano una qualche forma di copricapo: solo quelle mussulmane non le cristiane.
Negli hotel e compagnie aeree si scoraggiava l’uso del velo lin settori in cui i precedenti governi volevano promuovere una immagine moderna dell’Egitto.
Foto: Fatma Nabil, la prima annunciatrice velata