Lady Elizabeth Wilbraham è stata la prima donna architetta e non solo fu insegnante del giovane genio Christopher Wren ma lo aiutò a disegnare 18 delle 52 chiese di Londra che gli furono commissionate in seguito al Grande Incendio che distrusse Londra nel 1666.
Questa affermazione apparentemente straordinaria sta per apparire in un libro “First Woman Architect” che è stato preparato dallo storico americano John Millar.
Le affermazioni di Millar provocheranno un subbuglio tra gli studiosi di Wren.
Millar sta ponendo Wilbraham su un piedistallo nel momento preciso i cui gli architetti britannici si stanno opponendo a essere messi da parte, sotto il loro piedistallo professionale: Angela Brady, la presidente eletta del Royal Institute of British Architects ha lanciato una campagna per ottenere che gli studi di architettura assumano donne progettiste al 50% del loro staff; la cifra è attualmente al 19%.
Ma Elizabeth Wilbraham rimane una figura allettante, non è menzionata nei libri fondamentali sulla vita e l’architettura di Wren da autori come Paul Jeffrey, Margaret Whinney, Bryan Little, Adrian Tinniswood o, più recentemente, la ricerca di Lisa Jardine intitolata “On a grander scale”.
“Il legame con Wren è problematico, naturalmente” ammette Millar “il mio libro mostrerà quali legami ci sono. Wren non ebbe tempo di imparare l’architettura fino a 33 anni. Di tutte le persone che avrebbero potuto insegnargliela – e c’erano pochissimi architetti nel Regno Unito all’inizio degli anni ’60 del 1600 – lo stile di Wilbraham è di gran lunga il più vicino al suo, basato sui suoi edifici documentati. Le 18 chiese cittadine che lei progettò per lui condividono un gran numero di insolite caratteristiche di disegno con altri disegni documentati di Wilbraham – dettagli che non sono presenti negli altri edifici di Wren”.
In un secolo in cui era inconcepibile che una donna potesse esercitare apertamente una professione Wilbraham riuscì a esercitare l’architettura più o meno segretamente e fu coinvolta direttamente nel progetto di una dozzina di case per la sua agiata famiglia. Ma Millar arriva a sostenere che lei potrebbe avere fortemente influenzato il progetto di 350 altre inclusi 100 edifici che portano l’impronta dello stile di Wren.
Elizabeth Mytton, di famiglia estremamente agiata, sposò Thomas Wilbrahamnel1651 a 19 anni ed era già, dice Millar, già profondamente interessata all’architettura. I coniugi intrapresero un lungo viaggio dei Paesi Bassi e dell’Italia dove lei incontrò l’architetto olandese Pieter Post e studiò edifici significativi.
La posizione sociale di Elizabeth Wilbraham implicava che non potesse risultare coinvolta nelle costruzioni e che quindi nominava altri per portare avanti si suoi progetti sul luogo. Questo è ciò che ha oscurato il ruolo di Wilbraham nella storia dell’architettura.
http://www.independent.co.uk/arts-entertainment/architecture/elizabeth-wilbraham-the-first-lady-of-architecture-2215936.html
A dire il vero la prima donna architetto documentata è stata la romana Plautilla Bricci (1616-1705)…