Precariato e disoccupazione sono due tematiche molto calde in Italia, dove la situazione, purtroppo, ad oggi, non tende a migliorare, neanche per i giovani.
Lo sfruttamento di risorse, infatti, continua imperterrito da parte di moltissime aziende e organizzazioni che – per ricevere bonus e contributi statali – agiscono a scapito dei lavoratori.
Lavoratori giovani che non solo si trovano a dover lavorare con l’inganno di ricevere una formazione, che poi non perverrà mai, ma anche subendo orari massacranti oppure senza essere mai retribuiti.
Tra le tante criticità emerge il caso Garanzia Giovani.
Difatti, sono più di 15.000 i giovani che – ad oggi – hanno lasciato un mi piace sulla Pagina Facebook di Garanzia Giovani, il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, che prometteva e tutt’ora promette – a chi era ed è in cerca di lavoro e si trova ad avere un’età compresa tra i 18 e i 29 anni d’età – la possibilità di intraprendere un percorso di formazione oppure lavorativo, sotto forma di corso gratuito, tirocinio, accompagnamento al lavoro, apprendistato e servizio civile.
L’opportunità, accolta bene dai ragazzi che si sono iscritti al portale, facendo superare le 80.000 iscrizioni, adesso fa acqua da tutte le parti.
Quali sono i risultati?
Sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro per il progetto Garanzia Giovani, ma sono molti i ragazzi disillusi, che dopo in media quattro / cinque mesi di lavoro non sono stati ancora pagati dall’Inps: emblematica è la situazione denunciata dal Giornale di Sicilia, che ha dichiarato che nella regione sono arrivati i primi pagamenti, ma ci sono ancora 26 mila giovani che aspettano.
Il fatto più grave è che l’insoddisfazione sia evidente anche sulla pagina Facebook, dove si leggono commenti di ragazzi demotivati e che rispondono ironicamente oppure con rabbia e disprezzo agli annunci pubblicati sulla pagina, la quale oramai non è più aggiornata dal 25 di luglio.
C’è chi ha chiesto la cancellazione dal servizio e ha dato le dimissioni all’azienda presso cui aveva iniziato un percorso, chi aspetta invano un colloquio, chi è in attesa di un pagamento oppure chi l’ha ricevuto, ma in ritardo.
Tra i commenti:
11 dicembre: Siete ridicoli, vergognatevi… questo è solo sfruttamento giovani. Dopo sei mesi non ho ancora visto un centesimo, disorganizzazione massima. Voi che siete ancora in tempo non iscrivetevi, avranno solo sgravi fiscali e bunus le aziende che assumeranno gli stagisti.
2 dicembre: Quando si riapre questa benedetta “finestra” con le nuove risorse? Ma è possibile che i soldi finiscono ogni di continuo?
1 dicembre: Una tragicommedia senza fine. Incentivare le imprese e le attività affinché introducano i giovani nel modo del lavoro… pur sapendo di non poter liquidare i “rimborsi”. La gogna ce vò! La più grossa barzelletta della storia moderna.
1 ottobre: “Garanzia Giovani” farà la stessa fine delle “Borse Lavoro”, “PIP (Piani inserimento Professionale)”, “Work Experience”, “Tirocini Train On The Job” ecc. Ogni anno tirano fuori un nome diverso sfrutteranno i giovani per sei mesi, i datori di lavoro ne approfitteranno come sempre e non si creerà un solo posto di lavoro. Garantito!!!!!!
19 agosto: Ma qualcuno di voi da quando ha cominciato uno stage con garanzia giovani ha mai visto qualche soldo? no perché io sono 5 mesi che aspetto e un mia amica 6 e siamo entrambe di Roma.
Il problema diventa importante dal momento in cui che le questioni sollevate online non sono ancora state – nella maggior parte dei casi – risolte e nessuno si sia interessato a rispondere pubblicamente a questi ragazzi che sono intervenuti sulla Pagina Ufficiale di Garanzia Giovani.
Parliamo di digitalizzazione, di smart-governance e di smart-city, di interesse per la disoccupazione e per le generazioni di domani, si parla anche di voler proseguire il Programma Garanzia Giovani…
Ma in questo caso dove sono finite le istituzioni, non utilizzano più i social network?