Gli scontri fra polizia e lavoratori cinesi a Sesto Fiorentino hanno avuto una eco anche sul Remnin Ribao (Quotidiano del popolo) il più importante giornale cinese.
Riportiamo per intero la traduzione dell’articolo
LA POLIZIA ITALIANA E I LAVORATORI CINESI SI SCONTRANO A FIRENZE
Come il consolato generale cinese ha confermato, sono scoppiati scontri mercoledì tra polizia italiana e cittadini cinesi nel corso di una ispezione sanitaria in una fabbrica tessile a Firenze, Italia.
La polizia ha arrestato due operai cinesi. In totale sette sono stati i feriti negli scontri, tra cui tre operai cinesi e quattro agenti italiani.
Il comunicato afferma che nel corso di una ispezione di routine alla fabbrica, gli agenti di polizia hanno incontrato cinesi d’oltremare (cioè all’estero, ndr) che non volevano cooperare e si sono scontrati con un uomo anziano che portava in braccio un bambino e il fatto ha irritato i cinesi ed ha portato ad una situazione di scontro.
Il video pubblicato sul sito del giornale italiano Repubblica ha mostrato centinaia di cittadini cinesi raccolti al grido di “protesta contro l’uso della violenza”. Il video ha mostrato che dalla folla venivano lanciate pietre, lattine, bottiglie e altri oggetti contro la polizia anti-sommossa.
I membri della comunità cinese hanno detto che il nonno del bambino stava cercando di lasciare la fabbrica con il bambino ma è stato fermato. Quando gli sono stati chiesti i documenti è diventato aggressivo e si è verificato un alterco fisico, come riferisce il quotidiano italiano Repubblica.
Il consolato generale ha detto che ha immediatamente contattato la polizia italiana e la comunità cinese locale, sollecitando la polizia ad essere moderata nell’applicazione della legge per proteggere i diritti legittimi dei cittadini cinesi e i loro interessi e di risolvere rapidamente l’incidente.
Il Consolato Generale ha dichiarato che gli scontri sono avvenuti mercoledì pomeriggio (ora locale), quando la polizia italiana ha ispezionato una fabbrica nel distretto di Sesto Fiorentino di Firenze, aggiungendo che il conflitto è conclusa dopo le 7:00. Tuttavia, alcune persone hanno cominciato a raccogliersi in fabbrica alle 20,30 ma sono stati dispersi dalla polizia locale. Ulteriori indagini sono in corso, secondo il Consolato Generale.
Come si vede, un articolo molto stringato e molto cauto che non accenna alle cause profonde e non prende le parti dei cinesi: è evidente la preoccupazione di non allargare un fatto considerato marginale e non compromettere cosi il rapporto fra immigrati cinesi e italiani in un momento in cui l’insofferenza per gli immigrati sta diventando esplosiva.
In verità la comunità cinese non ha dato mai preoccupazioni dal punto di vista dell’ordine pubblico, Pare che i cinesi preferiscano risolvere i propri problemi nel loro interno in modo autonomo. Il loro l’inserimento nella vita di tutti i paesi ospitanti è minimo. Restano sempre un pezzo del Zhōngguó (paese di mezzo) che si trova oltremare, come si definiscono. Sono gli unici emigranti che non lavorano mai per i locali ma soltanto nell’ambito di una loro rete economica. Insomma, possiamo dire gente tranquilla che non dà problemi ma che rimane sempre del tutto estranea, in comunità chiuse