Dom. Mar 26th, 2023
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Ieri sera il teatro Cargo ha ospitato, per la prima volta, un concerto dell’orchestra del teatro Carlo Felice che ha eseguito, diretta da Fabio Macelloni e con Bin Huang violino solista, quattro dei cinque concerti per violino e orchestra di Mozart: il K 207, il K 216, il K 211 e il K 218.

Due parole su questi concerti. Sono stati composti tra l’aprile e il dicembre del 1775, immaginati per un’orchestra con un organico di violini, viole, violoncelli, contrabbassi, oboi e corni, sono tutti suddivisi in tre movimenti il secondo dei quali è sempre un adagio o un andante nella consueta sequenza veloce-lento-veloce tipica dei concerti del compositore salisburghese.

La violinista Bin Huang, che ha iniziato a studiare violino all’età di quattro anni e che ha vinto, tra i tanti premi, il Paganini nel 1994, ha affascinato il numeroso pubblico presente (e la sottoscritta) non solo per il suo straordinario, indubitabile talento ma anche per la passione e il calore con cui ha colorato questi celebri concerti mozartiani.

Bravissimo anche Macelloni, che è nato a Genova, che è organista e direttore di coro e che ha saputo condurre l’orchestra, formidabile, sempre con un sorriso accogliente, quasi paterno, anche verso Huang, caratteristica che raramente mi è capitato di notare e che ha favorito, secondo me, un clima di perfetta collaborazione tra la solista e i/le musicisti/e.

P.S un elemento di colore: è la prima volta, nella mia non breve carriera di frequentatrice di concerti di musica classica, che vedo un primo violino che è una “prima” affiancata da un’altra donna e che tante musiciste facciano parte di un ensemble, complimenti anche per questo.

 

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