“AQUILONI”: quando il Salvatore incontra una peccatrice
Salvo e Maddy al “Piccolo Teatro di Catania”
Grande commozione e grandi applausi per l’atto unico “Aquiloni” al Piccolo Teatro di Catania il 3 e 4 marzo c.a. con l’attentissima regia di Nicola Alberto Orofino assistito da Gabriella Caltabiano.
Nato dall’idea drammaturgica della compagnia stessa, la scena essenziale e d’impatto curata da Arsinoe Delacroix, i costumi di Laura Lucia Lazzaro, prodotto dall’Associazione culturale Mezzaria in collaborazione con “Senza misura Teatro”, l’atto unico “Aquiloni” narra l’incontro di due persone, uomo speciale ed una donna entrambi catapultati da un remoto passato ai giorni nostri con la leggerezza, l’incanto, la poesia di un aquilone che libero volteggia in aria cullato dal vento.
Il Salvatore del mondo chiamato Salvo, torna a rivivere in un uomo “semplice” e puro, quasi fiabesco, figlio di una suora “bianca”, allevato e cresciuto con quest’ultima e le consorelle in convento. L’incontro di Salvo con Maria, detta Maddy (che sia Maria di Magda detta Maddalena, la peccatrice per i cattolici e la posseduta per i cristiani evangelici?) sembra quasi una provocazione all’umanità: il peccato attira la purezza, la carnalità tenta la spiritualità in un gioco quasi “fanciullino” dei due personaggi: ora remano in un finto mare, ora sono i due protagonisti sul Titanic, Rose e Jack.
Attraverso il gioco, Salvo condivide con la donna canzoni, versi di poesie, musica (le meravigliose note di Fabrizio De Andrè), echi, ricordi, romanticismo e magia: un susseguirsi di scene che ora incantano, ora sconvolgono, ora avvincono il pubblico che si sente attirato dalla curiosità di scoprire dove entrambi vogliono arrivare.
E’ così che Maddy tira fuori tutte le sue emozioni che sfociano in lacrime nel momento in cui porge dell’acqua e del pane a Salvo: l’acqua diventerà vino ed il pane si raddoppierà.
Finalmente gli occhi di Maddy e dello spettatore si aprono: lui è il Salvatore che non vuole più resuscitare come per volersi risparmiare la visione di un mondo che ha perso la sua poesia, i valori, la semplicità, la libertà di un aquilone che, pur volando con la fantasia mantiene quel filo sottile legato alla terra, ben saldo, quel bel modo di vivere senza pregiudizi e condanne.
Il valore inestimabile del perdono.
Uno spettacolo emozionante, intenso, ironico che ha appassionato un pubblico attentissimo.
Salvatore detto Salvo è in scena interpretato dal bravissimo, naturale, convincente ed avvincente attore Francesco Bernava.
Maria detta Maddy, ha il volto e il cuore dell’attrice Alice Sgroi. Emozionante ed emozionata, ha mostrato grande padronanza scenica.
Grandi e lunghi, meritatissimi applausi finali hanno sottolineato la grande bravura degli interpreti.
E chissà se Gesù, ai giorni d’oggi avrebbe ancora lo spirito giusto per salvare l’umanità.
Bisognerebbe chiederlo a Salvatore detto Salvo quando muove libero nell’aria il suo aquilone.
Fotografie di scena di Gianluigi Primaverile