Nonostante l’allerta meteo arancione sono voluta andare in quel gioiello della fine del 1700 che è il teatro dentro la villa Duchessa di Galliera a Voltri e come me hanno fatto un centinaio di persone che lo hanno riempito, molti i bambini e le bambine: uno spettacolo nello spettacolo. Eravamo tutti/e lì per applaudire lo splendido monologo scritto e diretto da Laura Sicignano, neo direttrice artistica del Teatro Stabile di Catania, in occasione del 130° anniversario della morte di Maria Brignole Sale De Ferrari, duchessa di Galliera, che è stata una grande benefattrice per Genova.
A interpretarlo una straordinaria Annapaola Bardeloni, la cui bravura avevo già avuto modo di applaudire e recensire, sempre in questo teatro, lo scorso novembre in un altro struggente e appassionante monologo. L’attrice interpreta, con una formidabile classe attoriale, il personaggio di Maria, la narratrice, che è l’unica invenzione poetica di Sicignano perché “tutto quanto si narra è vero, attinto da documenti d’epoca e dagli atti del convegno dedicato alla famiglia”. Maria è “un po’ strega e un po’ saggia medichessa, comprende e non giudica…è una Parca che tesse il racconto e lo passa a chi ascolta con la necessità di narrare, forse per l’ultima volta, la storia del suo alter ego”: Maria, la Duchessa di Galliera. Ancora tanti applausi e complimenti di vero cuore all’attrice e all’autrice-regista per averci regalato, da donne, la storia di una donna, del suo matrimonio, dei suoi figli, dei suoi disagi, delle sue speranze tra Genova e Parigi e, infine, della sua munificenza: nobile di nascita e di cuore.