Il nuovo romanzo di Marinella Tumino, Oltre il cielo di Istanbul, ha le pieghe di un’anima infinita, sensibile e indicibilmente profonda. In Greta c’è tanto dell’autrice, della ragazza romantica e curiosa, amante delle belle lettere e innamorata della cultura turca ma intensamente permeata da una sicilianità che è un insieme di colori, profumi e sapori che attraversano la barriera dei sensi, incuriosendo il lettore, instillando il desiderio di conoscere di più i luoghi in cui è ambientata la storia.
Risalta la fierezza del nostro appartenere ad un’isola posta al centro del Mediterraneo e quindi culla di un sapere che va da Federico II a Camilleri, una miscellanea di forti contrasti culturali ma anche commistione di stili, linguaggi, musicalità poetica. Un’isola che accoglie, abbraccia, sorride e incanta come i tramonti sul Bosforo, come le affascinanti danze dei Dervisci rotanti. Grazie per questa bella storia, credo che sentirò ancora parlare di Greta ed Atan…
