Il big match della quarta giornata del campionato di serie A1 di basket femminile si giocava al PalaMinardi di Ragusa e vedeva di fronte il quintetto di casa e l’Umana Venezia campione d’Italia. Dopo quaranta minuti molto equilibrati, con le squadre che si sono sorpassate più volte, ad avere la meglio, anche grazie ad alcune distrazioni sia in difesa che in attacco delle biancoverdi padrone di casa, sono state le ragazze di coach Romano, 64 a 71 il risultato finale.
Eppure nei primi due quarti, per quanto equilibrati, sembrava che la Passalacqua potesse portare a casa la vittoria. Difesa aggressiva e velocità in attacco le armi delle ragazze di coach Recupido. Ma, se in difesa l’arma sembra funzionare bene, in attacco per parecchi minuti ha sparato a salve. Così, a metà primo quarto il tabellone segna un “desolante” 7 pari, dopo che i primi punti per le ragusane erano arrivati solo due minuti prima e solo dalla lunetta.
E la tattica trapattoniana del “primo non prenderle” sembra comunque funzionare così si va al primo riposo con le padrone di casa avanti di 4 punti (18-14).
Nel secondo quarto partono meglio le lagunari, che hanno trovato le contromisure alla difesa iblea e, complice qualche errore di troppo delle biancoverdi, dopo due triple consecutive si riportano avanti (20-21).
I sorpassi però continuano per tutto il secondo quarto e si va al riposo lungo sul 33 a 32.
Al rientro in campo ritroviamo una Passalacqua “distratta”. Tanti gli errori, a volte anche banali, delle ragusane. Sia in attacco che in difesa. Ciò nonostante Venezia, pur restando sempre in vantaggio, non riesce a staccare le avversarie. Il quarto si chiude sul 47-48.
L’ultimo quarto sembra una brutta copia del precedente. La Passalacqua continua a commettere errori con l’Umana che sembra non riuscire a dare la zampata decisiva. Tutto questo fino a metà quarto.
Poi per lunghi tre minuti Ragusa gioca a chi sbaglia di più con Venezia e, purtroppo, vince. Si va dal 53-55 del 7:20 al 58-62 del 4:42.
Nei restanti minuti le iblee provano a recuperare il gap ma gli errori si susseguono, da una parte e dall’altra ma più dalla parte delle biancoverdi, e quando la sirena annuncia la fine delle ostilità il tabellone dice Ragusa 64 Venezia 71.
Arriva così, con un po’ di rammarico, la prima sconfitta stagionale per le ragusane ma c’è anche la certezza che, una volta risolti i problemi di concentrazione, batterle non sarà facile per nessuno.
Al rientro negli spogliatoi coach Recupido è assai deluso: «È stata una brutta prestazione da parte nostra – dice – e questo al di là del risultato, perché perdere con Venezia ci può stare. Quello che non ci può stare è la prestazione e non sono per niente contento che alla prima difficoltà abbiamo provato da soli a risolvere. Sono due mesi che lavoriamo e credo che questa squadra possa avere buoni risultati se gioca di squadra: possiamo vincere con altre squadre ma sicuramente non con le prime della classe. Non abbiamo fatto quello per cui abbiamo lavorato, sono veramente deluso perché noi possiamo vincere con Venezia se in campo facciamo la nostra pallacanestro. L’abbiamo fatta nei primi due quarti e mi aspettavo nel terzo e quarto quarto di farla molto meglio e sono rimasto deluso da questa cosa. Ovviamente il responsabile sono io che non sono riuscito a trasmettere questo, ma sicuramente la mia idea di pallacanestro è ben diversa da quella che si è vista per lunghi tratti di partita. C’è da lavorare». Prossimo turno in trasferta a Sassari.
