Che bella partita! L’unica cosa storta, purtroppo, non è stata l’etichetta ma il risultato. 64-71 e chi andrà a giocarsi il titolo si deciderà in gara3, domenica prossima, a Schio, palla a due alle ore 18.
La Passalacqua Ragusa, finalmente davanti a un pubblico come non si vedeva da tempo al PalaMinardi, ha provato in tutti i modi ad avere la meglio sul Famila Schio ma stasera le venete hanno dimostrato di avere quel qualcosa in più rispetto alle avversarie che ha permesso loro di condurre praticamente per tutto l’incontro, seppur quasi sempre per una manciata di punti. E tutte le volte in cui le padrone di casa sono riuscite a portarsi avanti, Dotto o compagne hanno sempre reagito ristabilendo le distanze.
La partita è stata giocata a ritmi frenetici, con le difese, soprattutto nel primo quarto, a farla da padrone, e di fronte a un pubblico che fino all’ultimo ha fatto un tifo sfrenato per le proprie beniamine (e qualche volta ha contestato in modo molto sonoro alcune discutibili decisioni arbitrali). La prima frazione si è chiusa sul 13-17, massimo vantaggio fino a quel momento, dopo 10 minuti durante i quali le squadre si sono rincorse e superate più volte.
L’equilibrio è continuato anche nel secondo quarto ma le difese si sono un po’ allargate e di conseguenza si è segnato di più. Un parziale equilibrato, 24 pari, che quindi ha visto andare al riposo lungo le scledensi sul 37-41.
Stesso copione nel terzo quarto. Le venete provano l’allungo, si portano più volte sul +6, ma vengono sempre riprese dalle ragusane che però non riescono a mantenere il comando. Si va all’ultima pausa sul 53-58.
A inizio ultimo quarto Schio prova a dare la spallata decisiva alla partita, arriva anche ad avere un +10 (53-63 al 8:57) ma Ragusa non cade e due minuti dopo il tabellone segna il 62-63. Il pubblico ci crede, spera sia la volta buona per portarsi avanti nel punteggio e restare davanti, ma le arancioni non sono d’accordo e si riportano a distanza di due possessi.
Adesso ogni pallone può essere decisivo, per l’una o per l’altra squadra, e le mani cominciano a tremare, soprattutto quelle in biancoverde. Nei restanti 6 minuti le ragusane riescono a racimolare la miseria di 2 punti, le scledensi fanno un po’ meglio mettendone insieme 8. Ma sono quelli che bastano a portare Schio alla bella.
Questo il commento di coach Gianni Recupido: “Non abbiamo fatto la migliore difesa di tutta la stagione. Diciamo che a Schio abbiamo difeso meglio di oggi; soprattutto nei primi due quarti ci sono stati tanti canestri su distrazione individuale e non di sistema e poca aggressività. Certo, alla fine ogni allenatore vorrebbe sempre la partita perfetta, ma purtroppo si gioca sempre con avversari, e che avversari in questo caso. Abbiamo lottato e questo è un merito: ci portiamo le cose buone che abbiamo fatto. Resettiamo, andiamo a cercare un’altra impresa a Schio. Ce la rigiochiamo e in fondo è come se tutto cominciasse proprio domenica”.
