Las Cholitas Escaladoras arrivano ad essere conosciute anche in Italia e precisamente tra le Dolomiti tramite il progetto Dolomiti open 2022, dalla Bolivia dove hanno origine come gruppo etinico.
Donne simbolo di coraggio facenti parte di un gruppo etnico di indigene dei Maya che sfidano nell’ unione femminile, gli ostacoli della discriminazione rivolta alle donne e si imbattono nelle montagne come simbolo da valicare, superare, padroneggiare e varcare partendo dalle Ande per giungere fino agli Appennini.
Una storia da guerriere che le vede anche protagoniste di una pellicola cinematografica e di un progetto in Italia menzionato appunto Dolomiti open.
Così vengono egualmente rappresentate nell’ olio su tela da Serena Battisti, artista e dell’ animo umano stimolatrice come ogni buon artista dovrebbe fare attraverso le proprie realizzazioni, scatenare cioè emozioni nuove e folgoranti che ti trascinano via in una realtà anche inverosimile.
Il diritto umano è patrimonio di ogni essere vivente sia uomo che donna parimenti senza alcuna distinzione e nessun compromesso deve servire come strumento al raggiungimento dello stesso poiché un diritto è di appartenenza.
Le Chocitas lottano per bandire il compromesso alla concretizzazione di qualcosa che spetta loro di diritto, uguaglianza, libertà e pari opportunità sociali e al fine di tale obbiettivo, la coalizione di sesso appare arma indissolubile.
Le donne boliviane latine sono rappresentate nell’ olio su tela da sfumature e toni forti sul riflesso di uno specchio come a volerle osservare da una seconda prospettiva; donne guerriere che al cospetto sono circondate dalle cime innevate dei loro monti che le rappresentano per determinazione e rarità, come alte o talvolta arrotondate dalla rigidità climatica ma sempre pronte ad affrontare, tornare in trincea senza mai piegarsi al nemico.
Una storia che l’ attualità riproduce alla perfezione purtroppo ed ecco perché le Dolomiti sembrerebbero essere state scelte come il mirino da raggiungere da parte delle Chocitas, simboleggiando la loro lotta ma anche tutelando come patrimonio naturale queste splendide catene montuose dell’ arco alpino.
Tanto di cappello ancora una volta a colei che risulta interprete di una tematica così imponente oggi nel nostro presente ossia la lotta che l’ emisfero femminile vive in ogni istante per realizzare e raggiungere la parità e spesso al caro costo della vita; parliamo di una donna, amica, dall’ animo soave e sensibile, Serena Battisti a cui diciamo grazie artisticamente ed umanamente perché attraverso la sua arte conquista l’ interiorità trattando sempre tematiche sociali e diritti umani. Dal Trentino un talento al femminile di cui siamo fieri ancora una volta.
