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Lavoro dipendente, in pausa pranzo senza prima passare dalla reception | Per la Cassazione ti possono licenziare

Cartellino
Timbrare il cartellino – depositphotos – Italianotizie

Se vai in pausa pranzo non ti dimenticare di fare prima questa importante azione o potresti essere licenziato: è successo davvero.

Oggi sempre più giovani sono alla ricerca del tanto decantato “posto fisso”, un luogo di lavoro sicuro e stabile, preferibilmente a tempo indeterminato che consenta di sistemarsi e di non avere più la preoccupazione di cercare un impiego nuovo ogni sei mesi o un anno.

Inoltre, sono molte le persone che ancora oggi credono che il posto fisso e sopratutto un lavoro nella pubblica amministrazione equivalga a lavorare meno che in un’azienda privata e proprio per questo motivo cercano di entrarvi ad ogni costo.

Anche i giovani oggi cercano di sfruttare le proprie lauree e i titoli di studio conseguiti per cercare di ottenere un impiego statale, con la speranza di sistemarsi per la vita.

Il lavoro nella pubblica amministrazione però non è fatto di soli vantaggi e ci sono molti fattori da tenere in considerazione quando si decide di perseguire una carriera in questo ambito.

Attenzione alla pausa pranzo: se si commette questo errore si rischia grosso

Quando si lavora in un ufficio statale o nell’ambito della pubblica amministrazione bisogna tenere presente che ci sono alcuni obblighi e doveri a cui si deve assolvere per evitare di incorrere in incidenti di percorso e mettere a repentaglio il proprio posto di lavoro.

Uno di questi è sicuramente ricordarsi di timbrare il cartellino, sia quando si inizia a lavorare che prima di andare a casa, ma in molti commettono una distrazione che può costargli davvero molto caro, ovvero dimenticano di timbrare il cartellino prima e dopo la pausa pranzo. Questo gesto, che può apparire come una dimenticanza di poco conto, in realtà può mettere a rischio il proprio posto di lavoro.

Tribunale
Tribunale – depositphotos – Italianotizie

Licenziata per non aver timbrato il cartellino: cosa è successo

È diventata molto famosa la storia di una dipendente di un istituto scolastico statele, licenziata per non aver timbrato il cartellino in uscita e al ritorno dalla pausa pranzo. Alla donna è stato contestato di non aver timbrato per cinque volte nel 2017 il cartellino sia in entrata che in uscita dal posto di lavoro.

La donna ha fatto ricorso per quanto riguarda il licenziamento che ha ritenuto ingiusto, ma il tribunale non ha accolto le richieste della dipendente e così il licenziamento è rimasto valido. Un duro colpo per la donna in questione, ma sicuramente servirà da lezione a molti che per distrazione dimenticano questo passaggio fondamentale.