Dom. Mar 26th, 2023
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A  Gaza sono apparsi cartelli (vedi foto sopra) che  accusano Muhammad Abbas, (meglio noto come Abu Mazen) presidente dell’ANP  di essere un “traditore che deve essere gettato nella spazzatura della storia”: una manifestazione si è svolta con centinaia  di persone per lo più studenti universitari e parenti delle vittime della guerra di Gaza.

Alcuni  manifestanti,  con  un gesto offensivo ormai di gran moda, si sono tolti le scarpe e schiaffeggiato con esse le foto del presidente palestinese.

La rabbia palestinese è dovuta all’atteggiamento tenuto dal rappresentate del governo presieduto da Abu Mazen,  in occasione della presentazione  del rapporto dell’ ONU, redatto dal giudice sud africano Gladstone.

Nel rapporto, di 547 pagine, si denuncia  che nella guerra condotta da Israele fra il 28 dicembre 2008 e il 18 gennaio 2009, vi sono state “gravi violazioni ai diritti umani internazionali e alle leggi umanitarie” e accuse a  Israele di aver commesso “crimini di guerra e forse crimini contro l’umanità”, con attacchi miranti a “punire, umiliare e terrorizzare la popolazione civile”. Il rapporto condanna pure come “crimini di guerra” anche gli attacchi missilistici dei militanti palestinesi a Gaza contro la popolazione israeliana.

Israele e Hamas hanno negato le accuse contenute nel rapporto.

Era stato allora proposto dalla Libia la discussione urgente del  rapporto ma gli Stati Uniti e Israele hanno invece chiesto e ottenuto un rinvio. Alla  richiesta pero si è associato  anche il governo palestinese da cui la rabbia dei manifestanti.

Il governo di Abu Mazen , in forte imbarazzo, ha parlato, senza convinzione di un errore materiale. Probabilmente l’atteggiamento inconsueto  di Abbas è dovuto invece all’esigenza di non esacerbare ancora di più gli animi, in vista della possibilità che l’America faccia effettive pressioni sul governo Israeliano perche si fermino  gli insediamenti e si proceda finalmente ad iniziare un percorso di pace.

Può essere anche che il voto  palestinese sia stato “contrattato” segretamente con gli USA con qualche  contropartita  diplomatica concreta.

In ogni caso, non solo a Gaza, ma un pò in tutto la Palestina l’atteggiamento di Abu Mazen  è stato un passo falso che gli  ha fatto perdere prestigio e, per riflesso, rafforzato quello di HAMAS.

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