Aung San Suu Kyi, la leader democratica del Myanmar, è stato rilasciata dopo sette anni di arresti domiciliari. A una folla di sostenitori riuniti davanti al cancello della sua casa subito dopo il suo rilascio ha detto “Dobbiamo lavorare all’unisono per raggiungere il nostro obiettivo” ma è stato quasi impossibile per lei a parlare per l’entusiasmo della folla.
Il rilascio di uno dei più importanti prigionieri politici del mondo avviene una settimana dopo le elezioni farsa destinate a perpetuare il controllo autoritario della giunta.
Barack Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti accolgono con gioia il suo rilascio atteso da tempo: “Lei è un eroe della democrazia e una fonte di ispirazione per tutti coloro che lavorano per far progredire i diritti umani fondamentali in Birmania e in tutto il mondo”.
La stampa cinese fino ad ora pare invece ignorare l’avvenimento.
Il rilascio di Aung San Suu Kyi non può essere considerata semplicemente un vittoria della democrazia: essa infatti avviene proprio quando la giunta militare che governa la Birmania con pugno di ferro si sente rafforzata dalle recenti elezioni che hanno rinnovato parte del parlamento e alla quale non hanno potuto in pratica partecipare gli oppositori. Sembrerebbe quindi più una manifestazione di forza della giunta che una vittoria degli oppositori democratici.
Per un profilo di Aung San Suu Kyi vedi : https://www.italianotizie.it/?p=2541