Mer. Mar 22nd, 2023
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2010_11_21_045_missione_compiutaPartita dai due volti, quella vista oggi al Petrulli di Ragusa. Di fronte un Oncoibla Padua Rugby Ragusa che per i primi 40 minuti ha letteralmente chiuso nella propria metà campo un volitivo ma inesperto Syrako, giocando così come ci aveva abituati per tutta la scorsa stagione, con una mischia potente e con i trequarti guizzanti e veloci. Poi, nel secondo tempo, una volta segnata la quarta meta e di conseguenza conquistato il punto di bonus, i ragazzi in maglia azzurra hanno allentato la loro pressione e sono venuti fuori i siracusani che, pur senza far vedere nulla di trascendentale, hanno bucato per ben due volte la difesa ragusana, rendendo la loro sconfitta un po’ più accettabile quanto meno nel punteggio.
Ma veniamo alla cronaca. Dopo i primi minuti giocati prevalentemente a centro campo, con le due squadre che si studiano, al 10°, al primo vero affondo, l’Oncoibla Padua realizza la prima meta della partita. L’azione parte a metà campo da una ripartenza di Gabriele Calamaro, che raccoglie un pallone calciato dalla difesa siracusana e si lancia in attacco. Quando si vede chiusa la strada, apre ai trequarti. Il pallone passa di mano in mano fino a quando non arriva a Peppe Iacono che trova un buco nei centri in maglia rossa e vi si infila. Poi l’ovale arriva a Stefano Bellina che supera il suo diretto avversario, entra in area di meta e va a schiacciare proprio in mezzo ai pali. Il capitano azzurro non ha difficoltà a trasformare. 7 a 0.
In questa fase, così come per tutto il primo tempo, il gioco dei ragusani è spumeggiante e arioso. Però, pur dominando in tutte le fasi di gioco, gli azzurri non riescono a concretizzare.
Perché arrivi la seconda marcatura bisogna aspettare il 30°, quando la mischia iblea spinge Eugenio Lo Presti dentro l’area di meta. A quel punto, al numero otto azzurro non resta altro che lasciarsi cadere a terra. La posizione per la conseguente trasformazione è parecchio defilata e Iacono non centra i pali. 12 a 0.
In campo c’è una sola squadra, ma nonostante la netta superiorità, sia in mischia chiusa che nelle maul avanzanti, sia in touche che nel gioco aperto, il risultato non si schioda più dal 12 a 0 fino al quarantesimo, quando Gianfranco Arrabito (oggi sia lui che Peppe La Rosa non hanno avuto rivali in touche), dopo aver conquistato una rimessa laterale, apre velocemente ai trequarti, con il pallone che arriva fino all’ala. Questi, vistosi chiuso, riapre all’interno a un Peppe Iacono che si ritrova senza nessun avversario di fronte e a cui viene più facile che bere un bicchiere d’acqua entrare in area di meta e poggiare il pallone per terra. Lo stesso Iacono trasforma. 19 a 0.
Il primo tempo in pratica finisce lì, e il secondo inizia com’è finito il primo, con i ragusani in attacco e i siracusani a difendersi con affanno.
Al 45° Stefano Bellina, ottima la sua prova, marca la quarta meta grazie a un errore dell’ala siracusana Alessandro Abela, che raccoglie un pallone che arriva dal cielo e lo schiaccia a terra per annullare. Purtroppo per lui l’annullo non è valido visto che avviene un po’ di centimetri al di fuori dell’area di meta. A Bellina, che arriva come un falco, non pare vero di segnare una meta in modo così facile. Iacono oggi ha il piede caldo e trasforma. 26 a 0.
La partita sembra ormai segnata e nelle teste dei giocatori ragusani certamente lo è visto che a quel punto non giocano più con la grinta e la cattiveria agonistica con cui hanno giocato fino a quel momento. Così poco a poco il Syrako inizia a guadagnare terreno e a farsi sempre più pericoloso.
Al 52° questa supremazia si concretizza con la meta di Stefano Moncada, bravo a sgusciare via da una ruck, cogliendo di sorpresa la difesa azzurra. Rosario Brunetti non trasforma. 26 a 5.
Peppe Gurrieri capisce che occorre dare una scossa al proprio quindici e al 53° fa uscire Lorenzo Castiello e Stefano Iacono, che hanno giocato una buona partita, per fare entrare al loro posto Stefano Tumino e il neo dottore Giorgio Nobile. Purtroppo per i ragusani la musica non cambia e il Syrako continua a mettere in difficoltà una difesa azzurra che appare troppo statica.
Al 72° Gurrieri mette in campo Emilio Burgio, al rientro dopo un lungo infortunio, gli fa posto Calamaro, ma è ancora il Syrako, al 76°, segnare, ancora una volta con Moncada, che viene letteralmente spinto dentro l’area di meta dalla propria mischia. Il piede di Brunetti oggi non è preciso e il risultato si ferma sul 26 a 10, che è anche il risultato finale visto che nei quattro minuti che restano non accade praticamente più nulla.
Negli spogliatoi Peppe Gurrieri esprime tutta la sua soddisfazione per la vittoria: «Sono contento perché i ragazzi hanno giocato bene e perché sono arrivati i cinque punti. Se per almeno metà del secondo tempo avessimo giocato con la stessa continuità del primo, il punteggio sarebbe stato più vistoso. Ma va bene così. Speriamo solo che le due mete subite non compromettano la conquista della Coppa Barocco, un trofeo a cui teniamo molto».
Soddisfazione, nonostante la sconfitta, anche in casa siracusana. L’allenatore Stefano Garofalo: «È stata una bella partita, ma oggi il Padua era più forte. A noi ha fatto difetto l’esperienza, ma i ragazzi sono giovani e dobbiamo dare loro il tempo di crescere».
Migliore in campo Peppe La Rosa, perché oggi è stato il padrone delle touche, conquistandone tantissime e sporcando quelle non vinte.
Adesso campionato di serie C1 osserverà due settimane di riposo. Alla ripresa, il 12 dicembre, l’Oncoibla Padua giocherà in casa contro la Nissa.

(Nella foto, Stefano Bellina va a segnare la sua prima meta).

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