Mer. Mar 29th, 2023
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il tempo che vorrei

Confesso che mi sono avvicinata a quest’ultima fatica letteraria di Fabio Volo leggermente prevenuta: non ho letto nessuno dei precedenti libri di questo autore e volevo capire le motivazioni di tanto travolgente successo che si ripete a ogni nuova uscita, volevo essere brutalmente oggettiva e infatti per mia abitudine, per non essere fuorviata, ho voluto leggere i commenti che sono arrivati su ibs.it solo dopo aver concluso la lettura.

Devo dire che Volo “ci sa fare”, ha capito quali siano gli strumenti giusti per “acchiappare” i lettori, la sottoscritta stessa ha “divorato” questo suo libro in men che non si dica; chi ha letto gli altri suoi libri mi dice che si assomigliano tutti, accetto questa affermazione sulla parola ma ciò non toglie che Volo abbia saputo, in “Il tempo che vorrei”, trovare l’argomento e il modus operandi perfetto: il rapporto problematico, conflittuale, di odio-amore del protagonista con il padre e con l’amatissima ex fidanzata alternando abilmente i capitoli tra l’uno e l’altra sempre mantenendo desta l’attenzione e il pathos, inserendo scene d’amore fisico (molto ben descritte secondo il parere di chi scrive) e racconti di amicizia sul luogo di lavoro, narrazioni dell’infanzia e adolescenza (i momenti forse migliori del libro) e riflessioni sul potere e il piacere della lettura e sul suo amore per la musica.

Conclusione: a parte qualche virgola di troppo (piccolo rimprovero a chi ha corretto le bozze, lasciatemi fare l’editor) il libro è davvero bello, i miei complimenti a Fabio Volo: vorrei saper scrivere un libro come lui.

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