Sab. Apr 1st, 2023
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La Libia è ormai passata delle dimostrazioni anti governative a una vera  e propria guerra civile in cui ciascuna delle parti non pare in grado di sopraffare l’altra ed è estremamente difficile un accordo dopo il tanto sangue versato. Si combatte, quindi, un po dovunque fra le forze ribelli e quelle  ancora fedeli Gheddafi fra cui ci sarebbero anche un certo numero di mercenari stranieri, Tuareg dalla Mauritania , negri dal Ciad : tuttavia le autorità smentiscono e non è possibile un riscontro obbiettivo di queste notizie. Comunque ogni straniero in Libia corre il rischio di essere indicato come mercenario e quindi linciato dalle folle inferocite: pertanto  tutto un fiume di lavoratori stranieri cerca di raggiungere in qualche modo le frontiere e mettersi in salvo: la situazione è particolarmente difficile ai confini con la Tunisia.

I ribelli hanno giurato “vittoria o morte”, affermano che stanno per  andare a prendere tutto, fino a Tripoli ma  sono male equipaggiati e poco addestrati e sono vulnerabili dal cielo, non avendo copertura aerea mentre i governativi sono ben organizzati e armati.

Almeno 30 civili sono stati uccisi quando le forze fedeli a Gheddafi hanno  tentato di riconquistare la città Az Zawiyah, il posto più vicino alla capitale in mano ai ribelli.
Secondo i governativi la cittadina sarebbe stata riconquistata ma i ribelli dicono che hanno ancora il centro della cittadina e solo i sobborghi sarebbero caduti.

Pesanti bombardamenti e mitragliamenti vengono  segnalati nei pressi di Ras Lanuf, il porto petrolifero ad est,  a  660 chilometri da Tripoli.
Le forze governative cercano di  riconquistare il controllo delle città ribelli nei pressi di Tripoli, per  creare una zona cuscinetto attorno a ciò che è ancora sotto il controllo di Gheddafi ed  hanno  effettuato un attacco aereo vicino a una base militare alla periferia occidentale di Ajdabiya, una città conquistata dell’opposizione.

Gli oppositori nella  parte orientale del paese hanno istituito posizioni avanzate a 50 km a ovest di Brega, che si trova tra città natale di Gheddafi di Sirte e il porto di Bengasi, e vicino a linee di frattura etnica tra le tribù fedeli al leader.

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Foto da al jazeera: ribelli nell’est del paese

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