Mi è capitato di tradurre dall’inglese le risposte di un’intervista che il direttore della rivista “Diritto e Libertà”, libera rivista trimestrale di politica transnazionale e di iniziativa radicale, Mariano Giustino, grande esperto di Turchia, ha fatto a Kemal Kılıçdaroğlu, presidente del maggiore partito d’opposizione turco, il Cumhuriyet Halk Partisi (CHP) che, tradotto in inglese, è il Republican People’s Party e in italiano il Partito Repubblicano del Popolo.
Mi hanno colpito molto e vi spiego subito il perché: il leader in questione non si perde, come molti nostri politici in discorsi fumosi e altisonanti, insomma, nell’aria fritta, ma elenca dettagliatamente le riforme che faranno, le cose che cambieranno sia in campo giudiziario che dell’istruzione che del welfare che della convivenza pacifica con i vicini che di tanti altri elementi fondamentali per l’entrata della Turchia nell’UE, esaminati così sinceramente e così minuziosamente che mi hanno provocato un interrogativo direi quasi amtletico:
– Se queste stesse domande che Mariano Giustino ha posto a Kemal Kilicdaroglu provassimo a rivolgerle a uno qualunque dei nostri leader dell’opposizione (ammesso che in Italia ci sia ancora un’opposizione) come risponderebbero? Ma, prima di tutto, risponderebbero in tempi brevi o addirittura mai?
Io sarei tentata di farvele leggere e dirmi poi cosa ne pensate…