Si è conclusa da poche ore la 17esima edizione della Maratona di Roma che ancora una volta ha confermato di essere la più partecipata d’Italia: inenarrabile e indescrivibile il fiume colorato, allegro e sonoro di migliaia di persone di tutte le età che è passato sotto lo striscione della partenza al Colosseo.
Per non creare intoppi alla partenza prima sono stati fatti partire gli atleti disabili, dopo cinque minuti i top runners e subito di seguito gli altri runners, circa sedicimila, provenienti da 84 nazioni, ed è stata poi la volta delle quasi 60.000 persone che hanno preso parte alla 4 km non competitiva “capitanate” da tre atlete un po’ particolari: la presidente della regione Lazio Renata Polverini e due ragazze con una storia alle spalle molto commovente, l’italiana Lisa Festa e l’olandese Monique van der Vors. La prima si è alzata miracolosamente dalla sedia a rotelle, su cui era finita in seguito a un ictus, la seconda, al contrario, dopo aver subito un incidente sulla sua handbike da parte di un’automobile è guarita.
E ora la cronaca: netto predominio degli atleti keniani ed etiopi sia in campo maschile che femminile; in quest’ultimo ha vinto per il terzo anno consecutivo l’etiope Dado che si è anche migliorata stabilendo il nuovo record della competizione col tempo finale di 2h 24’ 13”, l’anno scorso aveva chiuso in 2h 25’ 10”; alle sue spalle un’altra atleta etiope, Tesema.
In campo maschile ha vinto il keniano Chumba col tempo di 2h 08’ 45” seguito da due atleti etiopi, Gena e Dawit, che hanno terminato la gara rispettivamente in 2h 09’ 21” e 2h 09’ 42”.
I nostri complimenti all’organizzazione, tutto ha funzionato alla perfezione, tutti hanno dato il loro contributo alla riuscita dell’evento.