Due destini intrecciati e apparentemente disgiunti e solo alla fine si capirà cosa li lega, la storia intensa di due donne che lottano con coraggio contro una cultura, quella del paese in cui vivono, lo Sri Lanka, che cerca di piegarle alle tradizioni. Sono due donne in viaggio, ognuna in modo diverso, verso la stessa meta: la libertà.
“Una ragazza disobbediente” di Ru (il cui nome intero è Ruvani Seneviratne) Freeman pubblicato da Piemme è, secondo le stesse parole dell’autrice, “una lettera d’amore” al suo paese natale, lo Sri Lanka appunto, un paese tanto bello quanto tormentato le cui innumerevoli complessità si perdono nei racconti approssimativi dei giornali…”: Ruvani ci dà, in questo suo romanzo d’esordio, uno splendido, dettagliato, affascinante spaccato della sua amatissima terra seguendo, con la tecnica dei capitoli alternati, la storia di due donne, Biso e Latha, ognuna a modo suo in viaggio verso la libertà, e degli uomini che ne condizionano la vita e delle loro amiche e dei figli, un ritratto a tutto tondo che ci fa entrare, prima in punta di piedi, in questo mondo che poi ci affascina a tal punto da non volerne più uscire, inondate dai colori, dai profumi, dai sapori, dalle tradizioni di questa terra per molti di noi completamente sconosciuta e invece così ricca e attraente.
Non è un libro di facilissima lettura perché pieno di termini singalesi, non tradotti ma solo spiegati nelle note finali, ma se riuscirete, come ha fatto la sottoscritta, a tralasciare la voglia di sapere cosa significa esattamente ogni parola e vi lascerete avvolgere dalla narrazione, appagando questa curiosità solo a dopo l’epilogo, se vi farete travolgere dalla narrazione delle vicende di Gehan, Ajith, Latha, Thara, Biso e i suoi splendidi bambini e tanti altri personaggi di questa epica saga familiare, arriverete alla fine delle 470 pagine senza alcun desiderio di riemergere da questo viaggio in terra singalese di due donne, forti e coraggiose, verso la libertà.