Un altro grave incidente nelle ferrovie cinesi: 260 persone sono rimaste ferite , alcune gravemente, nella collisione fra due treni della metropolitana di Shanghai nei pressi della stazione dei Giardini Yu Yuan, una delle attrattive più note del turismo in Cina. Due mesi fa ci fu un altro incidente, ancora più grave, a Wenzhou con 40 vittime sulla linea ad alta velocità Shanghai- Pechino (vedi nostro articolo ) da poco inaugurata e che è stata quindi sufficientemente rallentata. Ormai il timore di incidenti ferroviari in Cina è diventato secondo solo a quello delle miniere di carbone che mietono centinaia di vittime a continuazione. A prescindere dalle cause particolari (in questo caso carenze di segnalazione) la causa generale è la mancanza di adeguate misure di sicurezza che restano ancora lontane dagli standard occidentali. Si comprende d’altra parte come lo sviluppo impetuoso della Cina, l’ansia anche di riuscire a raggiungere primati internazionali metta un po’ in sordina le esigenze della sicurezza. I cinesi si sentono orgogliosi che il paese abbia delle infrastrutture che possano competere con quelle dei paesi sviluppati, ma la la gestione della sicurezza in Cina è arretrata e meriterebbe più attenzione e cautela. Succede così che la linea veloce Shanghai-Pechino sia la più veloce del mondo ma poi debba ridimensionare la propria velocità quando l’incidente di Wenzhou ha evidenziato falle nella misure di sicurezza.
Le metropolitane delle grandi città cinesi sono una infrastruttura fondamentale senza la quale nemmeno ci sarebbero poi le grandi città industriali e servono un numero immenso di passeggeri nel paese dei grandi numeri: si pensi che 20 milioni di persone prendono ogni giorno la metropolitana di Shanghai.
Per i treni ad alta velocità il discorso è diverso. Non è che tutti i cinesi possano effettivamente permetterselo. I costi sono molto alti e quindi accessibili soltanto a una minoranza piuttosto piccola di imprenditori, di alti dirigenti e noti professionisti. La grande massa dei cinesi invece viaggia su treni lenti simili a quelli di 40 anni fa dove manca l’aria condizionata e gli altri confort, e che vanno molto lentamente ma i cui costi sono molto contenuti. Non mancano però uomini d’ affari che scelgono proprio i treni lenti non per motivi economici ma di gusto personale. Possono fare foto, godersi il bellissimo paesaggio lungo la strada, entrare in contatto con la natura, aprendo il finestrino. Tutte cose impossibili nei treni ad alta velocità che sono some contenitori impermeabili alla natura. I cinesi hanno sempre avuto un vero culto per la natura: le abitazioni ricche in Cine erano dei giardini (yuan) nei quali si ergevano padiglioni di legno: così ricreavano la natura e non concepivano di chiudersi in palazzi chiusi al mondo esterno come avveniva invece in Occidente.