“No sex, we are English”, una celebre commedia brillante in due atti di A. Marriott e A. Foot che vanta un lungo elenco di messe in scena è approdato in questo fine settimana al teatro Everest di Firenze grazie alla compagnia teatrale Le QuinTe InstAbili per la regia di Luca Imbrogno e Guido Materi, le scene di Francesca Leoni e gli effetti speciali di Pietro Rampini.
La trama è abbastanza nota: un giovane direttore di banca e sua moglie tornano dalla luna di miele e pochi giorni dopo arriva a casa loro un pacco che lei aveva ordinato ma che non contiene quello che si aspettava: per errore, infatti, dentro ci sono delle immagini molto hot che scatenano una serie di situazioni esilaranti come nella migliore tradizione delle commedie degli equivoci perché nel frattempo è arrivata a casa loro anche la mamma di lui e, dopo di lei, tanti altri personaggi che colorano la vicenda, soprattutto l’amico fidato del protagonista, che è anche cassiere della stessa banca, il quale prova ad aiutarlo a districare quest’imprevisto i cui effetti “devastanti” aumentano progressivamente fino all’epilogo divertentissimo che non vi vogliamo raccontare ma che molti di voi probabilmente conoscono.
Bravissimi tutti i protagonisti ma gli applausi e i complimenti più meritati vanno, secondo noi, a Guido Materi, uno dei due registi, che si è ritagliato il ruolo dell’amico imbranato, Martin Bridge, che rende in modo formidabile; e poi a Pietro Rampini, il protagonista, Peter Hunter, e a Claudia Del Re nel ruolo di sua moglie Frances, davvero bravi entrambi a reggere queste due parti anche come sforzo fisico prolungato, sempre in scena ininterrottamente per tutti e due gli atti, e brava anche Annamaria Nistri che delinea una suocera invadente e sempre attenta al look seducente. Un applauso anche a Bernardo Gambassi nel ruolo del sig. Morrison, il direttore generale, ad Andrea Gerini, un buffissimo Sig. Needham e a Elena Parrino, la sexy Susan. Completano il cast Giovanni Noferi, Eleonora Macchione e Alessandro Inguscio.