Dom. Mar 26th, 2023
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Il Pakistan è sempre più teatro  delle violenze scatenate dagli estremisti islamici con un  governo che  ha scarsa autorità, minato da divisioni e scandali, mentre nell’esercito, vero potere forte del paese, si annidano fazioni che, più o meno apertamente,  appoggiano quelle milizie che dovrebbero combattere.  Le organizzazioni  integraliste minacciano e colpiscono non solo ogni traccia di modernità ( incendiano ad esempio le scuole femminili ) ma si rivolgono anche contro le minoranze religiose  come i sufi,  gli Ahmadiyya e soprattutto gli  sciiti che costituisce circa il 20 % degli abitanti.

In particolare la violenza integralista ha preso di mira gli Hazara,  una etnia di origine mongola che è emigrata dall’afganistan nell’800 e in parte negli ultimi anni per sfuggire alle persecuzioni dei talebani che furono loro fieri nemici. Gli  Hazara, per di appaiono  piu inclini  al laicismo. Quindi per gli integralisti si tratta di stranieri, eretici ( in quanto sciiti) e per di più anche laici e nemici dei talebani. Ce n’è  abbastanza per scatenare una persecuzione violentissima.

Gli hazara sono raggruppati nel Belucistan soprattutto nella  capitale Quetta,  dove contro di essi opera da anni il Lashkar-e-Jhangvi (LEJ) che ha intimato loro il termine del 2012 per lasciare il paese o essere uccisi.

Lashkar-e-Jhangvi ha dichiarato “E ‘nostro dovere religioso di uccidere tutti gli sciiti, per purificare il Pakistan di questi impuri E’ la nostra missione in Pakistan che ogni città, villaggio e altro luogo, ogni angolo debba essere purificato degli sciiti e degli hazara sciiti, In tutto  il Pakistan, e soprattutto a Quetta, continueremo il nostro vittorioso  jihad contro gli hazara sciiti e il Pakistan diventerà un cimitero per loro.”
Non era vuota minaccia. Negli ultimi due anni si contano 400   morti hazara in  attentati , in uccisioni per strada  nei mercati. Gli hazara temono di uscire dalle loro case per recarsi al mercato, al lavoro : essendo di origine mongola sono anche facilmente individuabili dall’aspetto fisico.

La sera del 10 gennaio scorso un attentatore suicida ha colpito in un centro da biliardo frequentata da Hazara a Quetta. L’esplosione iniziale ha ucciso diverse persone, ma, dieci minuti dopo, mentre la gente si precipitava  in aiuto dei feriti un’autobomba è esplosa appena fuori dal locale, uccidendo decine di altri: in totale , 96 persone, per lo più Hazara, erano morti.
Dopo l’ultimo attentato di sabato per pretesta  molte famiglie hazare hanno rifiutato per alcuni giorni di seppellire i propri morti. Chiedono che l’esercito  prenda seri provvedimenti contro i gruppi terroristi e accusano frange dell’esercito di essere connivente con i terroristi stessi.

ll governo  respinge l’accusa. ha annunciato che un intervento specifico era stato lanciato contro il il gruppo responsabile, di aver arrestato 170 persone in relazione con gli attacchi, e che quattro combattenti LeJ erano stati uccisi in una sparatoria. Il governo ha anche sostituito un comandante della  polizia.

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