Anche William Shakespeare oggi pomeriggio avrebbe tributato una standing ovation al cast del suo “Falstaff e le allegre comari di Windsor” on the stage al Teatro Le Laudi che ci ha regalato ancora una perla del suo cartellone.
Era da tempo che non assistevo alla mise en scene di un’opera del mio amatissimo Bardo così colorata, così divertente, così perfetta in ogni più piccolo particolare dai costumi alle musiche e agli oggetti scenografici, soprattutto nella scena finale intrisa della tipica magia shakespeariana fatta di fate e folletti.
E raramente, nella mia ormai discretamente lunga, densa e varia esperienza di critico teatrale, mi era accaduto che tutti i componenti del cast fossero da complimenti e da applauso, nessuno escluso: un livello così alto di recitazione di ogni singolo è un evento che voglio sottolineare.
Su tutti, naturalmente, primeggia Andrea Buscemi, autore di questa versione nonché regista e protagonista nel ruolo di sir Falstaff, istrionico, deliziosamente autoironico, travolgente nella sua sanguigna carnalità.
E lo affianca un bravissimo Roberto Ciufoli che, confessiamo, ricordavamo (e si parla di moltissimi anni fa per la sottoscritta che non vede tv da più di dieci anni…) come personaggio televisivo e che si è rivelato uno straordinario attore teatrale nel delineare ben due personaggi, lord Ford e la sua “variante” siciliana, il sig. Fontana.
Bravissime le tre protagoniste principali: Simona Generali nel ruolo della sig. Quickly, una specie di tuttofare-messaggera-ruffiana, Alessia Innocenti che dà vita alla sig. Ford a cui aspira sir Falstaff insieme alla sua amica, la sig. Page, interpretata da Livia Castellana.
Formidabile Alessio Sardelli nel ruolo di Pistola, un povero spiantato che cambia sempre bandiera per racimolare qualcosa, Renato Raimo che dà vita al medico francese Cajus che aspira inutilmente alla mando di Annetta Page e Mauro Tommasi che è lord Page.
Bravo anche Gabriele Valentini nel ruolo di Fenton, innamorato ricambiato di Annetta impersonata da Martina Benedetti e conclude il cast Giovanni Meozzi che suona la fisarmonica sul palco per sottolineare i vari momenti della vicenda.
Come avrete capito uno spettacolo in cui il Teatro trova una delle sue più piene espressioni e l’ironia delle commedie shakespeariane viene esaltata magistralmente.