Gio. Mar 30th, 2023
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Due ore e mezzo di grande spettacolo ieri sera al Teatro Stabile di Genova per “Il borghese gentiluomo” di Molière che dopo il grande, meritatissimo successo della scorsa stagione al Duse torna allo Stabile per continuare a divertire e a far riflettere, con sorrisi e leggerezza, sull’arrivismo, sui borghesi che aspirano al titolo, i parvenues, i nuovi ricchi ma, allo stesso tempo, sui nobili spiantati che chiedono prestiti per mantenere il proprio stile di vita senza lavorare.

Questo celeberrimo testo del grande drammaturgo francese Molière, forse il suo più esilarante, viene splendidamente reso dal regista Filippo Dini, un vero istrione, che si è ritagliato la parte del protagonista, Monsieur Jourdan, con l’aiuto delle originali scene e dei bellissimi costumi di Laura Benzi ma, soprattutto, grazie al formidabile e affiatatissimo cast nel quale molte/i hanno più di un ruolo che comporta anche cambi d’abito e di trucco non indifferenti nonché diversi stili recitativi: i miei complimenti più sinceri e calorosi e ancora ininterrotti applausi dopo quelli tributati ieri sera insieme al numeroso pubblico presente che si è divertito con frequenti e sincere risate a questa commedia trasformata, magicamente, dal regista in una sorta di circo colorato e fantasioso, grazie anche agli oggetti e ai particolari degli abbigliamenti, nel quale ogni protagonista diventa una caricatura.

Monsieur Jourdan è, cito dal foglio di sala, “un personaggio che fa quasi tenerezza per la buona volontà con sui applica, zelante e generoso, nell’apprendere tutto ciò che potrebbe farlo ben figurare in società”: e qui entrano in scena il maestro di scherma, quello di musica, quello di ballo e il filosofo, interpretati rispettivamente dai formidabili Ivan Zerbinati, Davide Lorino, Roberto Serpi e Marco Zanutto, ognuno dei quali, come ho già detto, ha altri ruoli. Brave davvero Ilaria Falini nel ruolo della serva Nicole, Valeria Angelozzi in quello della figlia, entrambe anche in altro ruolo, Orietta Notari in quello della moglie e Sara Bertelà in quello della marchese Dorimène.

Si replica fino al 12 novembre.

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