Sono migliaia le lingue che vengono parlate nel mondo, per non parlare delle piccole e grandi comunità che esistono nei singoli paesi. “Il mondo è bello perché è vario”, diceva un vecchio saggio, e proprio con questa varietà di lingue, colori, sfumature che la terra acquista particolarità e unicità.
Essere un multilingue è un attributo che non molti possono vantarsi di avere. Conoscere e apprezzare non solo la lingua ma anche gli usi e costumi di altri paesi e di altre comunità, è come se venga, anche se in minima parte, cancellata quella barriera territoriale e umana che abbiamo nei confronti delle minoranze.
Da settembre, a Trieste, verrà insegnato nelle scuole medie lo sloveno. Da lingua di minoranza passa a lingua della comunità europea al pari di lingue già da molto tempo insegnate come francese, spagnolo e tedesco. Una buona novella introdotta dal ministero dell’Istruzione
Già da due anni, in due scuole triestine, era partito un progetto sperimentale che consisteva proprio nel far conoscere e apprendere questa lingua e ora, più precisamente da settembre, tutte le scuole secondarie di primo grado dovranno organizzarsi per far in modo che essa venga accolta in tutte le classi, e per fare ciò, ovviamente, verranno reclutati degli insegnati dall’Ufficio scolastico regionale.
Questo progetto è nato anche per assecondare le richieste delle famiglie; infatti a settembre scorso la ministra Valeria Fedeli, in visita in Friuli Venezia Giulia, aveva parlato del problema e aveva anche sottolineato che la lingua della vicina repubblica sarebbe stata, da lì a poco, insegnata su richiesta dei genitori. Detto, fatto! Dal settembre 2018 prenderà il via questo nuovo percorso linguistico e culturale, i ragazzi potranno scegliere lo sloveno come seconda lingua
E per quanto riguarda i prof di tedesco, spagnolo e francese? Loro non devono preoccuparsi perché i loro posti di lavoro non saranno a rischio.
Quindi “dober slovenski jezik!”, “Buon sloveno, ragazzi!”