
Stamattina alle ore 3:19, ad una profondità di soltanto un chilometro, la terra del catanese trema per un sisma di magnitudo 4.8 scatenato dall’attività eruttiva dell’Etna. Feriti, crolli e danni, gente in strada e tanta paura per la scossa più intensa da quando il vulcano ha ripreso la sua attività eruttiva pochi giorni fa che ha fatto registrare dai vulcanologi più di ottocento micro scosse di assestamento. Sono crollate circa quindici abitazioni private ed anche alcune chiese: è crollato il campanile e la Statua di Sant’Emidio, protettore dei terremotati (quando la realtà supera la fantasia) in quella della Maria Santissima del Carmelo di Pennisi, frazione di Acireale, e danni si sono registrati nella Chiesa madre di Aci Sant’Antonio. I paesi più colpiti sono Zafferana Etnea, Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina.

Una
famiglia di Fleri si è salvata miracolosamente nonostante il crollo
dell’abitazione. Chiuso per lesioni sospette un tratto dell’A18 (autostrada Messina-Catania, tratto tra Giarre ed
Acireale), mentre l’aeroporto di Catania resta operativo. Per cinque ore
fermata la circolazione ferroviaria
sulle linee Messina-Siracusa e Catania-Palermo.
Ventotto le persone ferite tra le quale dieci sono state soccorse dalle ambulanze. Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato il Comitato operativo e fatto un sopralluogo nella zona interessata. Nelle prime ore della mattina è stato predisposto un vertice in prefettura a Catania con il sindaco e i primi cittadini dei comuni interessati.
Il direttore
dell’Ingv di Catania, Eugenio Privitera
esclude il collegamento con la recente attività dello Stromboli «perché
appartengono a due contesti geodinamici diversi».
Il vicepremier Luigi Di Maio, annuncia su Facebook, la sua visita nel catanese per incontrare i cittadini e le autorità locali. Matteo Salvini ringrazia in un tweet gli oltre 100 pompieri che stanno lavorando da stanotte ma non rinuncia a postare su facebook, sfoggiando un grande sorriso soddisfatto, la foto della sua prima colazione con pane e nutella (una leggerezza irrispettosa e poco consona alla sua importante carica di Stato).
L’eruzione dell’Etna sta andando verso un raffreddamento della lava e adesso dobbiamo aspettarci una diminuzione del fenomeno, come lo stesso Angelo Borrelli ha dichiarato.
Al momento, dunque ci sono ventotto feriti, persone fuori casa e sei comuni più colpiti che hanno evidenziato criticità e danni alle infrastrutture.
Auspichiamo che l’Etna si quieti e che la paura dei catanesi diventi soltanto un brutto ricordo.
Fonte: Il Messaggero
