Sì, guardo
Propaganda Live, so che qualcuno con la puzza sotto al naso lo ha già messo tra
i nemici ma tant’è.
Lo guardo da non so quanti anni e, sinceramente, mi sembra ormai l’unico
programma che riesca a dare risalto alle decine di mobilitazioni di lavoratori
della penisola, di lavoratori precari, metalmeccanici, atipici.
Dove sono tutti questi lavoratori fuori da questi reportage di Zoro? Perché non
esiste nessuno degli stronzi candidati alle primarie che gli dà risalto sui
loro social network o sui loro comizi?
I lavoratori
sardi, così come gli immigrati quando arrivano sui barconi, sono saliti al
centro della cronaca quando Salvini ha deciso di renderli tali, i primi per
usarli come bacino elettorale, i secondi per accontentare i pruriti razzisti del
suo elettorato. Oggi, quei lavoratori, dove sono? Che si sa delle quote latte
il giorno dopo le elezioni in Sardegna? Niente, zero.
Indignazione e tutti allerta quando i pastori sardi pensavano di compromettere
con la forza le elezioni ma già due giorni dopo, niente.
Davvero non c’è nessuno che coglie quanto sia importante dare risalto alle cose
che in questo paese vanno di merda e a quanto siano distanti da un certo
racconto che va per la maggiore oggi, in cui gli immigrati sono il male di
questo paese?
Davvero non c’è nessuno che cerca di raccontare questo paese in un modo
diverso?
Questi dementi che ci stanno chiedendo il voto e i due euro delle primarie,
anziché preoccuparsi dei Bot o di dire di no alla patrimoniale potrebbero
preoccuparsi di quel paese che sta nella merda e che li ha abbandonati tempo fa.
Invece niente. Niente di niente. Mangiamo la merda e, se va bene, cercano di
dirci che dobbiamo ambire a mangiare della merda che puzza meno.
Io mi sa che non c’ho abbastanza odio per tutto questo.
