
Alla Sala Chaplin, Via Raffineria, 41 – Catania, sabato 18 maggio alle ore 21,00 e domenica 19 maggio alle ore 18,00, andrà in scena “Crisantemo” di Antonio Intelisano, adattamento di Danila e Marina Intelisano, regia di Nicola Alberto Orofino, assistente alla regia Gabriella Caltabiano, amministrazione Filippo Trepepi.
Note degli autori
Negli anni cinquanta Antonio Intelisano, giovane collaboratore del Corriere di Sicilia e autore di un’opera cinematografica, scrive la prima stesura dell’atto unico teatrale “Crisantemo”. A distanza di circa sessant’anni l’opera è stata rivisitata dalle figlie Danila e Marina. Quattro uomini si raccontano attraverso le colpe commesse: gretti e deliranti, hanno tracciato solchi profondi tra loro e l’umanità facendo propria una visione deformata della vita.Tra realtà e paradosso, tra cinismo e ironia, tra conscio e inconscio, anche il più disgraziato degli uomini può cogliere un tenue raggio di coscienza o rimanere sepolto sotto quintali di pensieri, visioni e azioni folli e oscure.Quale scelta faranno i quattro? E noi?Note di regia di Nicola Alberto Orofino. Quattro donne guidate da un coach, anch’essa donna, affrontano paure e ossessioni attraverso un social play.Si fingono uomini: quattro carcerati.Questo è il punto di partenza della drammaturgia scenica che abbiamo pensato per rappresentare “CRISANTEMO” di Antonio Intelisano, riadattato per l’occasione dalle figlie Danila e Marina. La ragione di questa messa in scena va ricercata nel percorso di consapevolezza che i cinque personaggi di questa storia affrontano. Nulla è realistico, così come il linguaggio del testo. Direi piuttosto che lo spettacolo si sviluppa per immagini e suggestioni. Non troverete nessuna cella da carcerato, nessuno scimmiottamento alla realtà e alla concretezza delle nostre carceri.In “CRISANTEMO” troverete un vero e proprio viaggio dell’anima, nella convinzione che questa sia la via più giusta per raccontare i silenzi e i non detti di chi si trova privato della libertà.
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