Le idee originali certo non mancano, ma una in particolare attira l’attenzione non solo per i risultati ottenuti, ma anche e soprattutto per i particolari materiali utilizzati in fase di sperimentazione: del comune nastro biadesivo, un pellicola di plastica e della carta alluminio.
I tre materiali sono stati utilizzati da un team di lavoro dell’Università dell’Alabama diretto dall’ingegnere Gang Wang per realizzare un apparecchio in grado di generare corrente elettrica a partire dal movimento, ovvero un TENG.
Che cos’è un nanogeneratore triboelettrico
L’acronimo TENG sta per TriboElectric NanoGenerator, nanogeneratore triboelettrico in italiano, e fa riferimento a piccoli generatori che riescono a produrre energia attraverso lo strofinamento, la pressione o la frizione tra almeno due elementi.
Oltre a questo tipo di nanogeneratore, ne esistono altri due, quello piezoelettrico, il quale sfrutta le vibrazioni, e quello piroelettrico, che utilizza le variazioni della temperatura.
I nanogeneratori e, più nello specifico, i TENG oggi in fase di progettazione e persino di produzione certo non mancano; basti pensare alle piastrelle che permettono di generare corrente elettrica semplicemente camminandoci sopra e che riescono ad alimentare sensori o luci a led utilizzate per illuminare strade o locali.
Tutti questi minuscoli apparecchi sono in grado di creare energia a partire da fonti rinnovabili, ma spesso i costi di produzione sono assai elevati, in quanto sono necessari materiali particolari e di non facile approvvigionamento. Laddove invece vengano utilizzati materiali meno costosi, ci si trova spesso davanti a prodotti poco performanti.
Questo non è avvenuto con l’invenzione dei ricercatori dell’Università dell’Alabama.
Materiali semplici, ma elevata potenza
Il TENG ideato da Gang Wang ha dimostrato di essere al contempo performante ed economico. Dopo aver realizzato un elemento composto da un foglio di alluminio molto sottile utilizzato per ricoprire della pellicola trasparente e un altro formato da diversi strati di nastro biadesivo forte, il team di lavoro è riuscito a ottenere energia tramite pressione, separazione e sfregamento dei componenti.
Nel corso di un esperimento, il nanogeneratore realizzato con biadesivo sarebbe addirittura riuscito a fornire corrente elettrica a 400 luci a led.
In particolare, secondo le dichiarazioni rilasciate, sembrerebbe che la potenza generata sia equivalente a quella di altri nanongeneratori costituiti da materiali più costosi e realizzati secondo procedure più complesse.
I futuri sviluppi del progetto potrebbero portare a produrre, secondo le aspettative dei ricercatori, il 47% di energia in più rispetto ad altri TENG.
Che cos’è il nastro biadesivo
Il biadesivo è uno scotch che presenta superficie incollante su ambedue le facce di un supporto solitamente realizzato in pvc, tessuto, carta o schiuma.
I campi di applicazione di questo semplicissimo prodotto di uso comune sono numerosi; oltre all’uso domestico, viene infatti impiegato nell’edilizia, nell’arredamento, in ambito elettronico e persino in ambito sanitario.
Oggi, come abbiamo visto, ha mostrato le proprie potenzialità in un ambito nuovo e del tutto inaspettato, quello relativo alla produzione di energia rinnovabile e sostenibile.