La Speranza la definirei con la S maiuscola senza esitazione poiché è una spinta che ci fa guardare in alto ed oltre i nostri limiti ogni santo giorno.
Alla buon’ora di ogni nuovo giorno, ci si sveglia sperando che sia qualcosa di nuovo e di meglio rispetto a ciò che è stato ieri e si ricomincia a vivere fiduciosi in ciò per cui ci alziamo al mattino, tutti anche i più scettici.
Sperare per vivere al meglio, non perdere mai la speranza perché i nostri attimi terreni sarebbero assolutamente privi di sostanza altrimenti.
La Speranza viene inseguita dal tempo ma senza rivalità, piuttosto complici uno dell’ altra perché chi spera deve essere amico del tempo che coltiva i nostri sogni, i nostri desideri, le nostre lotte, portandole verso un traguardo che sia in negativo o in positivo.
La Speranza è per chi sa lottare e pazientare perché le cose belle arrivano con soddisfazione solo se sai attendere le pagine del destino scritte per tutti noi da chi il percorso lo ha creato ad immagine e somiglianza di noi protagonisti della nostra tela.
Perderla equivarrebbe a vivere a metà senza faro che illumina le nostre notti insonni e buie.
Chi rinuncia è destinato a morire, chi non ha fede e fiducia nella Speranza dei miracoli compie questo viaggio da antagonista e la bellezza consiste invece, nell’ esserne autenticamente protagonisti indiscutibili per ogni singolo attimo su questa dimensione.
Non è mai troppo tardi per nulla, ogni attimo è una possibilità per crederci e provarci.
Chi rinuncia ha compiuto un viaggio a vuoto.