Una Passalacqua in formato “dottor Jackyll e mister Hyde”, al termine di una partita che l’ha vista per 34 minuti rincorrere le avversarie, ha avuto la meglio su un sorprendente Faenza che ha interpretato la gara con lo spirito di chi non aveva nulla da perdere e, complice un Ragusa a tratti distratto e pasticcione, ha dimostrato di valere più dei dodici punti finora raccolti.
Partono subito forte le faentine, con una Kunaiyi-Akpanah a dettare legge sotto le plance e non solo (alla fine chiuderà la partita con ben 29 punti segnati nei 38 minuti in cui è rimasta sul parquet), e, minuto dopo minuto, allungano fino al +13 con il quale chiudono il primo quarto (18-31), aiutate in questo da una Passalacqua irriconoscibile, capace di sbagliare anche i tiri più facili.
All’inizio di secondo quarto per le ragusane le cose vanno ancora peggio e al 7:35 le ospiti raggiungono il massimo vantaggio, +17. Sul 20-37 qualcosa però si sblocca nella testa delle biancoverdi e, punto dopo punto, provano a riavvicinarsi alle avversarie, anche perché le faentine in questa fase sono meno precise sotto canestro e le ragusane più attente nelle loro giocate in attacco. All’intervallo lungo il tabellone segna 38-45.
Protagonista del terzo quarto è una Passalacqua schizofrenica, capace di portarsi sul -4 (43-47 al 08:16), ma anche di scivolare a -11 (47-58 al 3:47), per poi rifarsi sotto e andare all’ultimo quarto sul 55-60.
Negli ultimi dieci minuti vediamo all’opera, finalmente, la Passalacqua che conosciamo e che vorremmo sempre vedere, bella e concreta. Minuto dopo minuto si avvicina alle avversarie e al 6:00 mette la freccia (63-62) per non farsi più sorpassare.
A 1:22 riesce ad andare sul +9 (77-68), poi le faentine, con il fallo sistematico e, quando possono, con il tiro da tre, si rifanno sotto, senza però riuscire a mettere in discussione la vittoria ragusana. L’incontro si chiude sull’85-79, e la Passalacqua conquista una vittoria importante più per il morale che per la classifica, arrivata dopo due partite perse per pochi punti, prima in casa con Crema e poi a Sassari.
Questo il commento del coach ragusano: «Un momento veramente difficile per noi, a parte Juskaite e Vitola c’è qualche atleta un po’ acciaccata. Però ringrazio la cornice di pubblico di oggi e la scuola Francesco Crispi che siamo andati a trovare in settimana ed i cui ragazzi ci hanno messo tanto nello spingerci alla vittoria».
E questo quello dell’assistant coach Beppe Caboni: «Il dato più rilevante è che l’aggiustamento dopo il primo quarto ha riguardato aspetti caratteriali che sono andati oltre agli aspetti tecnici, ci sono state prove di grande intelligenza cestistica. Ci sono state letture che hanno dimostrato che il giocare di squadra paga sempre. Siamo molto soddisfatti».