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Daniele Scardina, la triste verità sulle sue condizioni oggi: “Chiudiamo il capitolo” | Altro che ripresa

Daniele Scardina felpa nera
Daniele Scardina durante un’intervista – Italianotizie.it

E’ arrivato al capolinea: ecco l’aggiornamento delle condizioni di salute del pugile Daniele “Toretto” Scardina. Ci sarà una ripresa?

Il pugile Daniele Scardina ha accusato un malore dopo un allenamento, il giorno 28 febbraio. Lo conosciamo per alcune partecipazioni televisive, ma soprattutto per la sua relazione in passato con Diletta Leotta.

Nasce a Rozzano, in provincia di Milano, dove inizia a praticare il pugilato a 15 anni. Appena maggiorenne si trasferisce prima a New York e poi a Miami, per essere preparato agonisticamente dal professionista Dino Spencer. A soli 21 anni vince il Guanto d’oro, riuscendo a partecipare alle World Series of Boxing e alla Talent League nel 2013.

Il 26 febbraio 2021 conquista il titolo intercontinentale WBO, mettendo k.o. all’ottavo round il campione in carica di allora Ricardo Nunez. Daniele Scardina ha anche partecipato al programma Ballando con le Stelle come concorrente, con la maestra Anastasia Kuzmina, classificandosi al quarto posto.

Da allora, Scardina non ha più combattuto. Il 28 febbraio il pugile stava facendo una sessione di guanti, allenandosi per il match di debutto nei mediomassimi per il giorno venerdì 24 marzo all’Allianz Cloud di Milano. Improvvisamente ha avvertito il malore, ed è avvenuta la corsa in ospedale per salvare il King Toretto.

Cosa gli è accaduto?

Il ragazzo ha avuto un’emorragia cerebrale, che lo ha colto di sorpresa nello spogliatoio della palestra FitSquare a Buccinasco (MI). Trasportato d’urgenza all’ospedale Humanitas di Rozzano, è stato sottoposto ad un tempestivo intervento chirurgico all’encefalo. Dopo la chirurgia, il suo manager Salvatore Cerchi ha dichiarato: “Abbiamo parlato con il medico, ci ha detto che il ragazzo è stabile, che ci vuole pazienza e dobbiamo pregare e basta. L’intervento è riuscito. Hanno asportato tutto il sangue ed è tutto pulito. Il problema adesso è la pazienza“.

Lo specialista in medicina dello sport e coordinatore sanitario nazionale della Federazione pugilistica Mario Ireneo Sturla ha spiegato: “Nell’ambito di tutti gli sport ci possono essere problematiche relative a delle concussioni cerebrali dovute ad accelerazioni e decelerazioni. E’ sufficiente conoscere l’anatomia per sapere che ci sono queste vene a ponte che in seguito ad accelerazioni o decelerazioni brusche possono avere delle torsioni e produrre quelli che vengono chiamati ematomi sottodurali o emorragie cerebrali”. Una condizione, questa, che può verificarsi “non soltanto nel pugilato, ma in qualsiasi tipo di sport“.

Il post su Instagram

Qualche giorno fa è apparso sul profilo Instagram di Daniele un post con un aggiornamento scritto dal fratello Giovanni Scardina, il quale ha scritto: “Oggi chiudiamo un capitolo della nostra vita e salutiamo l’istituto clinico Humanitas, la nostra casa in questi due mesi. Ringraziamo col cuore in mano la Dottoressa Elena Costantini, capo sezione Terapia Intensiva Generale; il Dottor Zefferino Rossini, medico neurochirurgo, che ha operato Daniele; la Dottoressa Stefania Maria Alessandra Radice, responsabile clinico del reparto di Neurochirurgia; il Dottor Maurizio Cecconi, direttore di dipartimento di Anestesia e Terapie Intensive; Giulia Vinciguerra, infermiera gestionale di Neurochirurgia“.

E ancora: “Insieme a loro ringraziamo tutta l’ Equipe Medica della Terapia Intensiva che per primi si sono occupati di Daniele e tutti gli altri Medici e Infermieri del reparto di Neurochirurgia che in questo ultimo mese si sono presi cura di lui. In questo momento Daniele è sveglio e si prepara ad affrontare un percorso di cure e riabilitazione. La strada è ancora lunga, ma lui è un campione e ha già vinto la più dura delle battaglie. God is good all the time. All the time God is good“, conclude il fratello del pugile. La speranza è aiuta a morire, soprattutto se c’è la Fede che aiuta a superare momenti tragici come questo.