Home » Pippo Baudo, il cancro aveva colpito anche lui: “Ho scoperto di…”

Pippo Baudo, il cancro aveva colpito anche lui: “Ho scoperto di…”

Pippo Baudo frac
Pippo Baudo, volto senza tempo della tv italiana – foto Ansa – italianotizie.it

Il popolarissimo presentatore, volto storico della Rai, è tornato a parlare del dramma con il quale ha dovuto convivere per tanti anni.

Ci sono volti, voci e personalità per le quali il tempo non passa mai. O meglio, la carta d’identità è una nemica implacabile per tutti, personaggi comuni o vip, e pure fare i conti con i segni del tempo che passa prima o poi diventa inevitabile.

Tuttavia quando si è stato o si è capaci di fare la storia nel proprio settore lavorativo, di diventare delle vere e proprie leggende grazie ai successi ottenuti nel corso di una carriera lunghissima e soddisfacente non è raro trasformarsi in miti capaci di farsi riconoscere e apprezzare in maniera transgenerazionale.

Del resto le gesta dei grandi personaggi della storia sono conosciute da tutti perché abbiamo imparato a conoscerle grazie ai libri di scuola. La stessa cosa vale per i protagonisti più amati del mondo dello spettacolo, diventati immortali per i più giovani grazie a Internet e in particolare a YouTube o a siti appositamente dedicati ai programmi di una volta.

Ecco allora che non è un caso se lo scorso 7 giugno l’hashtag Pippobaudo è stato tra i trend topics dell’allora Twitter, oggi X, per quasi tutta la giornata. Quel giorno il popolarissimo presentatore siciliano ha compiuto 87 anni, ma della sua carriera e della sua vita si è parlato a lungo sui social. Tra i fomentatori del dibattito c’erano anche tanti giovani, che pure le trasmissioni di Pippo Baudo non sono riuscite a vederle in diretta.

Pippo Baudo, la carriera leggendaria e il dramma della malattia

Merito, appunto, delle moderne tecnologie, le stesse alle quali l’amatissimo “Pippo Nazionale” è iscritto da qualche anno, pur non essendo fatalmente troppo attivo. Chissà quanti followers avrebbe avuto Baudo se i social fossero esistiti negli anni ’80 e ’90, quelli durante i quali il presentatore catanese seppe scrivere la storia della tv grazie ai tanti programmi condotti, ma soprattutto grazie al proprio stile.

Da Settevoci a Canzonissima fino ai programmi storicamente connotati con Baudo, Domenica In, Fantastico e il Festival di Sanremo. Chi li ricorda o ne ha visto qualche spezzone non può che aver immediatamente capito come Pippo fosse nato semplicemente per stare dietro a una telecamera e a un microfono. Eppure la vita di Baudo non è stata semplice, essendo stata scandita fin da giovane da una malattia con la quale il presentatore ha dovuto combattere per tanti anni.

Pippo Baudo dramma
Pippo Baudo, il calvario del tumore e delle tante operazioni – foto Ansa – italianotizie.it

Baudo, il tumore e il calvario delle sei operazioni: “Ho pensato di smettere di lavorare”

Era infatti il 1972 quando a Pippo Baudo fu diagnosticato un tumore alla tiroide. All’epoca il conduttore aveva solo 36 anni e la sua carriera, pur essendo iniziata da oltre un decennio, era ancora lontana dall’apice del successo. Nel dettaglio ha rivelato: “Nella mia vita ho avuto tante malattie e sono stato operato tante volte. Quando scoprii di avere un cancro alla tiroide facevo la mia prima ‘Canzonissima’, erano gli anni ’70” ha rivelato Pippo nel corso di un’intervista rilasciata a ‘La strada dei miracoli’. “Un nodulo sul collo, a sinistra, fu il primo allarme – ha aggiunto Baudo – Mi sottoposero a una biopsia in anestesia locale, poi arrivò la diagnosi: carcinoma papillifero della tiroide”.

Oggi i tumori alla tiroide sono molto diffusi e per fortuna curabili. All’epoca, però, la medicina per questo tipo di cancro era in fase sperimentale. Nel corso degli anni Baudo è stato operato per ben cinque volte, anche alle corde vocali. Pippo ha confessato quanto sia stato importante l’appoggio della famiglia: “Mia moglie e mia figlia mi sono sempre venute a trovare dopo gli interventi, ma io cercavo di tenerle lontano per non farle soffrire. Ho convissuto per anni con forti malesseri, ma non ho mai voluto smettere di lavorare. Nel 1994 però fu durissima. Dovevo presentare il Festival di Sanremo e avevo perso la voce. Per modulare le parole dovevo gridare. Sudavo e faticavo e questo mi rendeva nervoso. Arrivai a pensare di smettere di lavorare”.